Argomenti trattati
Stessa missione, ma in anni diversi.
Se Valentina Tereshkova può vantare di essere stata la prima donna nello spazio nel 1963, Jurij Gagarin può essere fiero di essere stato il primo in assoluto. Nonostante la sua fama sia spesso oscurata da quella di Neil Armstrong in quanto primo uomo sulla luna, la sua storia merita di essere raccontata.
Jurij Alekseevič Gagarin (Klušino, 9 marzo 1934 – Kiržač, 27 marzo 1968) è stato un astronauta sovietico.
Cresce in una delle note fattorie sovietiche sorte in seguito alla rivoluzione del 1917 con il padre falegname, la madre contadina e i tre fratelli. Soffre molto le condizioni di povertà e l’invasione tedesca, ma riesce nonostante tutto a formarsi.
Frequenta infatti una scuola serale di giovani lavoratori per ottenere la licenza elementare mentre di giorno lavora in un’acciaieria. Viene scelto per frequentare l’istituto tecnico industriale di Saratov dove ottiene il diploma di metalmeccanico. Qui inizia ad appassionarsi al volo e si iscrive all’aeroclub dove imparare a volare.
Nel 1955 viene accettato alla scuola di volo militare e inizia quindi il suo addestramento che lo porta all’autonomia due anni dopo.
Conseguito il diploma viene mandato nella base di Luostari dove diventa pilota militare di terza classe e si appassiona all’esplorazione dello spazio. Viene scelto per il programma Vostok e si sottopone quindi alla preparazione necessaria sia a livello fisico che psicologico.
Prima di poter partire però è necessario un titolo di studio di scuola superiore così studia per un periodo all’Accademia di ingegneria aeronautica militare. Nel 1961 viene poi scelto insieme ad altri cinque piloti cosmonauti con cui inizia le prove di simulazione prima del grande momento.
Alle 9:07 del 12 aprile 1961 inizia la missione Vostok 1, la prima che porta l’uomo all’esplorazione dello spazio.
Gagarin saluta la terra e poco dopo inizia l’espulsione dei quattro razzi che solleva la navicella. Durante il viaggio rimangono in collegamento via radio di cui è rimasta nota la seguente comunicazione:
«Korolev: fase preliminare … intermedia … principale … decollo! Ti auguriamo un buon volo. È tutto a posto. Gagarin: Andiamo! Arrivederci, fino a quando [ci incontriamo] presto, cari amici.»
Dopo aver completato l’orbita la capsula rientra nell’atmosfera e torna sul suolo terrestre atterrando in Kazakistan. A 7000m da terra viene espulso con il paracadute e con grande fierezza viene nominato primo uomo nello spazio.