Una malattia cardiaca che cambia la vita
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Katia Follesa ha scoperto di avare una cardiomiopatia che potrebbe essere ereditaria.
Dopo essersi accertata che la prima figlia non è affetta da malattie cardiache, Katia condivide alcune riflessioni sull’essere mamma oltre i 40 anni.
Katia Follesa, assieme alla collega Valeria Graci è uno dei volti comici più noti della televisione italiana. E’ piuttosto doloroso quindi vedere Katia abbandonare per una volta la sua spumeggiante allegria per affrontare temi estremamente delicati come la malattia al cuore che le è stata diagnosticata ormai 12 anni fa.
Era il 2006 quando Katia era in macchina intenta nella guida quando all’improvviso si è appannata la vista e l’attrice ha spiegato “Fu come non sentire più il cuore”.
All’enorme spavento seguirono naturalmente una serie di accertamenti clinici e la diagnosi arrivò poco dopo: cardiomiopatia ipertrofica non ostruttiva congenita.
Questa patologia comporta un ingrossamento del cuore. Il ventricolo sinistro perde elasticità e vede progressivamente diminuire anche la propria capacità di incamerare il sangue proveniente dai polmoni.
Ne consegue che in generale il cuore, per quanto più grosso, è in grado di pompare meno sangue di un muscolo cardiaco normale e può condurre naturalmente a malesseri, vertigini, svenimenti e aritmie. Nei casi più gravi le aritmie potrebbero portare a una morte improvvisa, mentre una patologie di lieve o media gravità permette al soggetto che ne soffre la conduzione di una vita perfettamente normale.
Il fatto che si tratti di una malattia congenita implica che la malformazione del cuore di Katia si trasmette per via genetica e, pertanto, potrebbe affliggere anche il cuore dei suoi figli.
La vita familiare di Katia Follesa è di certo piena di buonumore: l’attrice comica ha infatti sposato Angelo Pisani, anche lui attore comico diventato famoso come parte di un duo.
I due si sono conosciuti ben prima di Zelig, durante un laboratorio teatrale di cui Angelo era protagonista e Katia spettatrice.
I due hanno avuto una bambina, Agata, che oggi ha 6 anni. La bambina fortunatamente non è affetta da alcuna malformazione cardiaca ma Katia ha spiegato che c’era il 50% di possibilità che Agata ereditasse la sua cardiomiopatia.
Katia e Angelo avrebbero desiderato una famiglia numerosa, dal momento che Angelo è figlio unico e non avrebbe voluto privare sua figlia Agata della compagnia di almeno un fratello minore.
Alla luce della malattia di Katia però, le cose potrebbero non andare come Angelo desiderava.
“A quarantadue anni sapere di poter mettere al mondo un figli che può avere questi problemi mi fa dire no, che non lo farei”
Una scelta estremamente responsabile quella di Katia, che mette la salute dei figli prima del suo desiderio di essere madre.
La malattia cardiaca inoltre sarebbe soltanto uno dei rischi impliciti in una gravidanza iniziata e portata a termine in età matura.