Chi era Kent Evans: curiosità sul primo migliore amico di Bill Gates

Chi era Kent Evans? Tutto quello che c'è da sapere sul migliore amico di Bill Gates.

Kent Evans è stato il primo migliore amico nonché collaboratore di Bill Gates. Morto giovanissimo, ha lasciato al suo compagno un compito che lui ha portato avanti in modo eccellente. Cosa sappiamo sul suo conto? Come si sono conosciuti lui e Bill?

Kent Evans: chi era?

Primo migliore amico di Bill Gates, Kent Evans è morto giovanissimo. Non conosciamo la sua data di nascita, ma sappiamo che l’anno era lo stesso del compagno, ovvero 1955. La sua vita possiamo ricostruirla grazie alle notizie che abbiamo su Bill. Kent e il fondatore della Microsoft si sono conosciuti durante il periodo della scuola media.

Entrambi facevano parte dei Lakeside Programmers Group, club di computer autorizzato dalla scuola. Il ‘team’ era gestito da Paul Allen, di due anni più grande rispetto a Gates ed Evans, che sceglieva i suoi ‘colleghi’ in base ai punteggi che gli stessi ottenevano nelle lezioni di matematica.

Kent e Bill, entrambi definiti “strani” dagli altri, stringono subito amicizia e diventano inseparabili. Evans era lo studente migliore della classe e divideva con Gates anche il laboratorio di informatica. Quando i due tornavano a casa, trascorrevano tutto il tempo al telefono a parlare dei sogni e dei progetti che avevano per il futuro.

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Kent Evans: la morte

Evans e Bill avrebbero di certo continuato a lavorare insieme se il destino non ci avesse messo lo zampino. Kent è morto prematuramente a causa di un incidente in montagna. Gates, che a distanza di anni ricorda ancora a memoria il suo numero di telefono, ha dichiarato:

“Avremmo continuato a lavorare insieme. Sono sicuro che saremmo andati al college insieme. (…) Kent era meno orientato verso l’atletica e si è iscritto ad un corso di alpinismo. (…) Cadde dalla collina e morì”.

Il fondatore di Microsoft ha dichiarato che lui e Kent avevano tanti sogni e che la sua morte improvvisa è stato un trauma. In un primo momento, Bill si è lasciato prendere dalla disperazione, poi ha pensato di portare avanti i sogni che aveva pianificato con il suo migliore amico.

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Scritto da Fabrizia Volponi

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