Il cardigan beige di Kurt Cobain è uno dei capi più iconici dell’ultimo millennio, nonché simbolo del movimento grunge. Lo scorso 21 ottobre, venticinque anni dopo la famosa esibizione del cantante a MTV Unplugged, il maglione beige del leader dei Nirvana originale è stato battuto all’asta presso l’Hard Rock Cafè di New York. Il pullover vince il podio come capo più caro mai acquistato all’asta.
Il cardigan di Kurt Cobain all’asta
Era il novembre 1993, Kurt Cobain suona al live MTV Unplugged a New York, indossando il cardigan beige in lana mista, insieme ai classici jeans in denim lavaggio chiaro e t-shirts con grafiche sovrapposte, un look genderless dai cromatismi neutri che a ad oggi è ancora di grande attualità. Il re dei capi vintage, indossato dal mito musicale è simbolo universale e inconfondibile della filosofia genderless e non ci stupiamo che sia stato il capo più caro acquistato all’asta. Composto di lana mohair, Lycra e filato acrilico, all’atto della vendita presenta un bottone mancante, una vistosa macchia e un buco da bruciatura da sigaretta. Il maglione, infatti, non è più stato lavato dal 1994.
La tragica storia del maglione di Kurt Cobain
Non un semplice pullover indossato casualmente, ma un modello iconico che è diventato simbolo del grudge e, per l’immaginario collettivo, abbigliamento tipico di una delle voci e del soul più importante degli anni novanta: Kurt Cobain. L’artista, mito musicale nato ad Aberdeen nel 1967 e scomparso tragicamente a 27 anni.
Il chitarrista e leader dei Nirvana, il gruppo che ha rivoluzionato il settore musicale tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, fu ritrovato morto l’8 aprile 1994 nella sua casa vicino al lago Washington, nei dintorni di Seattle. La polizia stabilì che Cobain si era suicidato tre giorni prima, con un colpo di fucile.
Alla morte del cantante, il capo fu regalato dall’ex compagna del divo, Courtney Love all’assistente della coppia e prima tata della loro figlia Frances Bean, che lo ha tenuto con se fino a quando non è stata costretta a venderlo per pagarsi le cure per il cancro ed è stato battuto all’asta per oltre 300 mila euro.