Le donne che soffrono di bulimia sono soggette a crisi durante le quali assumono quantità eccezionali di cibo, in maniera compulsiva e in un intervallo di tempo brevissimo.
Di solito la vittima si getta su tutto quel che le capita a tiro, senza alcuna coerenza: un piatto di lasagne, una pizza, pacchetti di biscotti, snack, vaschette di gelato… Può arrivare a mangiare diverse migliaia di calorie in pochi minuti.
A questo episodio di sovralimentazione non controllata è possibile che seguano due tipi differenti di comportamento. Alcuni soggetti, per paura di ingrassare, si autoinducono il vomito. Altri non si liberano degli alimenti ingeriti, con conseguenti problemi di obesità.
> Le crisi di bulimia in tre fasi
– Prima della crisi, la persona bulimica comincia a sentirsi allo stesso tempo stressata, tesa, ansiosa, irritabile ed eccitata. È assalita da un senso di vuoto e comincia a cercare freneticamente del cibo per calmare la crisi: a questo scopo, non esiterà a svaligiare frigo e credenza o a uscire a qualsiasi ora del giorno o della notte per comprare qualcosa da mangiare.
– Durante la crisi la persona bulimica perde totalmente il proprio autocontrollo e si getta su alimenti generalmente molto ricchi di grassi e calorie, inghiottendoli in qualche minuto e senza masticare.
Tutto ciò avviene generalmente di nascosto dagli altri: ci si chiude in cucina o in bagno oppure si aspetta di essere soli. La crisi è generalmente seguita un forte senso di colpa e dolori addominali. In reazione, qualcuno vomita automaticamente, qualcun altro ricorre al vomito autoindotto, qualcun altro ancora adotta comportamenti compensatori.
– Dopo la crisi dopo aver vomitato, la persona bulimica prova un senso di sollievo, che però è di breve durata e viene rapidamente sostituito dalla vergogna e dal senso di colpa.
Si ripromette quindi di non ricominciare ma é consapevole del fatto che probabilmente ripeterà lo stesso errore molto presto. Nei casi più gravi, si possono avere tra le dieci e le quaranta crisi al giorno.
> I pericoli della bulimia
– I metodi per eliminare il cibo: dopo una crisi, la persona bulimica si sente colpevole ed è pronta a tutto pur di eliminare le calorie assunte: vomito autoindotto, abuso di lassativi, digiuno prolungato, esagerato esercizio fisico.
– Le complicazioni fisiche: é molto probabile che inizi a soffrire di diabete e un alto tasso di colesterolo (legati all’abuso di zuccheri e grassi), obesità, carie (gli acidi del vomito corrodono lo smalto dei denti), irregolarità del ciclo mestruale, lesioni all’esofago, disidratazione (dovuta alla scarsità dei liquidi corporei), carenza di potassio, stanchezza cronica e crampi muscolari.
– I disturbi psicologici: la bulimia è causa di depressione, pulsioni suicide, isolamento, problemi relazionali e affettivi e dipendenza da sostanze.
> Quali sono le cause della bulimia?
Molti fattori psicologici possono spiegare questo disordine alimentare. La bulimia può essere causata da fattori legati a:
– L’infanzia: problemi relazionali o mancanza della madre (figura di riferimento), cattive abitudini alimentari, la non accettazione dell’arrivo di un fratello o una sorella, un abuso sessuale.
– La visione del proprio corpo: paura ossessiva di ingrassare, compensazione attraverso il cibo, autopunizione.
–Un episodio scatenante: la fine di una relazione, il divorzio dei propri genitori, un decesso, la perdita del lavoro, stress.
> Come uscirne?
Alcuni credono di essere usciti dalla bulimia, pensando di esserne stati vittime per poco tempo in conseguenza di in momento di stress. Ma attenzione! C’è sempre il rischio di una ricaduta.
La bulimia è una malattia grave ed è necessario intervenire in maniera efficace. È essenziale un supporto medico, psicologico e nutrizionale.
Per saperne di più, visita il sito europeo per disturbi anoressici, bulimici e per le loro famiglie: http://asso.gefab.free.fr/-Bulimia.
Un sito per aiutare a capire il disturbo e che spiega come intervenire: www.boulimie.fr
L’associazione francese del reciproco aiuto: www.anorexie-et-boulimie.fr/
> Lo sapevate?
* Su 100 persone malate di bulimia, 83 sono donne e 17 sono uomini.
* In meno di vent’anni il numero di persone affette da bulimia, in Francia, è raddoppiato.
* Le crisi di bulimia si verificano, in media, almeno 2 volte a settimana per tre mesi.
* Secondo alcuni studi, la bulimia colpisce il 20% degli studenti universitari
* Numerose celebrità hanno sofferto di bulimia.
Recentemente Rachel Legrain-Trapini, Miss Francia 2007, ha rivelato in un’intervista che è stata vittima di questo disturbo alimentare. E anche: Amy Winehouse, Elton John, Britney Spears, Paula Abdul, Alanis Morissette, la principessa Lady Diana…
Cibodipendenti. La bulimia vissuta e sconfitta analizza da un punto di vista psicologico le origini che portano una persona a soffrire di bulimia.
Vista come un tentativo di controllare le paure invece che un problema, la bulimia è identificata come un mezzo per bloccare le proprie emozioni. Grazie a testimonianze ed esempi, il libro aiuta ad acquisire consapevolezza sulla bulimia e sulle cause all’origine del rapporto controverso con il cibo.
L’autobiografia di Leslye Pario è un libro utile a chi soffre di bulimia in quanto stimola a prendere consapevolezza della situazione e ad intraprendere un percorso di guarigione.
Grazie all’esperienza personale riportata, il libro dimostra che è possibile riacquistare un rapporto pacifico con il cibo e il proprio corpo e riprendere a vivere con serenità.
Il peso della felicità è l’autobiografia di Elena, una sedicenne che inizia a porsi delle domande sul suo peso ideale e che intraprende un cammino pericoloso fatto di diete, addominali fino ad arrivare ai ricoveri in ospedale. Una storia vera che racconta ciò che spinge una persona a non voler mangiare più e che aiuta a comprendere l’importanza dell’accettare un aiuto esterno per guarire.