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Il calcio femminile è in netta crescita. Il pallone in rosa è uno sport che sta coinvolgendo sempre più appassionati e soprattutto appassionate. L’Italia sta anche dirigendo parecchi investimenti affinché il progetto di crescita del calcio femminile nel bel paese possa avere non solo un grande supporto mediatico, ma anche economico. A supporto della tesi ci sono le parole del presidente della serie A Lorenzo Casini: “il movimento calcistico femminile è cresciuto molto negli ultimi anni ma non è abbastanza: bisogna guardare ai paesi dove è molto sviluppato come Francia e Stati Uniti. È un dovere come Serie A investirci”.
La Supercoppa italiana di calcio femminile
Per rendersi conto della crescita del calcio in rosa basti pensare alla finale di Supercoppa, la prima dell’era professionistica in Italia. A giocarsi il trofeo c’erano la Roma e la Juventus Women, rispettivamente campionesse della coppa Italia e dello scudetto. La gara ha portato a ben 3500 biglietti venduti allo stadio Tardini di Parma. Considerando che Parma non è vicinissima a Torino e tantomeno a Roma, va interpretato come un gran numero. Ad aggiudicarsi la coppa sono state le capitoline che dopo una sfida al cardiopalma sono riuscite a mantenere i nervi più saldi ai calci di rigore.
Queste le parole di Mister Spugna, allenatore della Roma femminile, una volta conclusi i calci di rigore: “non dobbiamo porci limiti, sappiamo di avere ancora tanti margini di miglioramento e dobbiamo mantenere la stessa voglia di crescere, settimana dopo settimana. La stagione è iniziata nel migliore dei modi, è vero, però non dobbiamo fermarci. Da adesso in poi quelle che giocheranno contro di noi daranno il 130% per batterci”. La Roma adesso è in forma e con gli investimenti fatti durante il mercato estivo, secondo https://www3.sitiscommesse24.com/ è una delle principali candidate al titolo.
La Roma e la Juventus, oltre a contendersi i titoli in Italia, stanno cercando di dimostrare la loro superiorità anche in ambito europeo cercando di affermarsi tra le “big” nella Women Champions League. Il gap con paesi come Inghilterra, Spagna e Francia è ancora abbastanza evidente, ma i miglioramenti del calcio italiano si cominciano a vedere. Bisogna ricordare che questa è la prima storica stagione in cui il calcio femminile è diventato professionistico in Italia. In Europa le cose sono più avanzate e la Uefa sta addirittura introducendo nuovi tornei come ad esempio la Nations League.
La Nations League femminile: una porta per Parigi 2024
Dopo il grandissimo successo ottenuto dall’europeo disputatosi quest’estate in Inghilterra, la Uefa ha deciso di dare il via alla Nations League femminile. Il segnale da parte dell’istituzione calcistica europea sembra chiaro: l’obiettivo è quello di rendere il calcio femminile più competitivo e omogeneo anche sotto il punto di vista delle nazionali.
Queste sono le parole del presidente della Uefa Aleksander Ceferin: “Dopo uno storico Europeo Femminile, è giunto il momento di sviluppare ulteriormente il calcio delle squadre nazionali femminili. Abbiamo costruito un sistema aperto, competitivo e continuo in cui ogni partita sarà importante, un vero riflesso del modello sportivo europeo. Sono convinto che questo formato aiuterà tutte le federazioni nazionali europee e manterrà vivo il sogno di qualificarsi per un grande torneo internazionale”.
Ma come funzionerà questa nuova competizione destinata alle nazionali europee? Le nazionali saranno divise in tre leghe: A, B, C. La lega A e la B saranno composte da 16 squadre e successivamente suddivise in 4 gironi da 4 componenti, mentre la lega C verrà sorteggiata a sorte e sarà composta da 4 gruppi da 4 e uno da 3. Le 4 vincitrici dei gironi alla lega A si scontreranno nella Nations League. Le due finaliste avranno l’opportunità di rappresentare il continente europeo alle olimpiadi di Parigi 2024. Nel caso in cui in finale dovesse arrivare la Francia, la qualificazione ai giochi olimpici spetterebbe alla vincitrice della finale per il terzo posto, questo perché la Francia, essendo il paese ospitante, è qualificata di diritto.