La drammatica corsa verso Roma di Amanda Bonini e Pino Daniele

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Un amore intenso e profondo

Amanda Bonini, ex compagna del celebre cantautore Pino Daniele, ha recentemente condiviso la sua toccante esperienza nel libro di Pietro Perone, “Pino Daniele. Napoli e l’anima della musica, dal mascalzone latino a GioGiò”. La loro storia d’amore, iniziata in un momento di fragilità per entrambi, si è trasformata in un legame profondo e significativo. Amanda, maestra elementare, ha vissuto con Pino a Magliano, un paesino della Toscana, dove il cantautore ha trovato la pace dopo una vita di successi e tumulto.

Il dramma dell’infarto

Il , la vita di Amanda è cambiata per sempre. Pino, colpito da un infarto, ha chiesto di essere portato all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, convinto che solo il suo cardiologo potesse salvarlo. Amanda ricorda quei momenti drammatici, in cui ha guidato a tutta velocità verso la capitale, tenendo la mano di Pino, che rimaneva vigile e consapevole della gravità della situazione. “Era come un meccanico che conosce il suo motore”, racconta Amanda, sottolineando la determinazione di Pino nel cercare aiuto.

Le scelte difficili e i rimpianti

Nonostante le critiche ricevute per aver assecondato la volontà di Pino, Amanda si interroga ancora oggi su cosa sarebbe potuto accadere se avesse chiamato un’ambulanza. “Hanno detto che avrei dovuto impormi, ma non mi spiego perché non sia partito un mezzo di soccorso verso di noi”, confida. La sua testimonianza è un mix di amore, dolore e rimpianto, che mette in luce la complessità delle relazioni e delle scelte in momenti di crisi.

La loro storia, purtroppo, si è conclusa in modo tragico, ma il ricordo di Pino vive attraverso le parole di Amanda e la sua musica.

Riscoprire la normalità

Amanda racconta anche come Pino desiderasse una vita normale, lontana dal caos della metropoli. “Stava riassaporando il sale della vita di strada, quella della gente comune”, dice, evidenziando il desiderio di Pino di tornare alle sue origini. La loro vita insieme a Magliano rappresentava per lui un rifugio, un modo per riconnettersi con se stesso e con la sua musica.

La testimonianza di Amanda non è solo un racconto di una storia d’amore, ma anche un invito a riflettere sull’importanza delle relazioni e delle scelte che facciamo nella vita.