Argomenti trattati
Un’iniziativa che nasce dal dolore
La perdita di una persona cara è un’esperienza devastante, e quando si tratta di una malattia come il tumore al pancreas, il dolore può sembrare insopportabile. Domenico Marella, marito di Paola, ha deciso di trasformare il suo lutto in un’opportunità per aiutare gli altri, fondando la “Fondazione Paola Marella”. Questa iniziativa nasce dalla consapevolezza che le informazioni e le risorse per affrontare questa malattia sono spesso insufficienti. La fondazione si propone di fornire supporto ai malati e alle loro famiglie, offrendo informazioni utili e creando una rete di sostegno.
La lotta contro l’ignoranza
Una delle principali difficoltà che affrontano i malati di tumore al pancreas è la mancanza di informazioni chiare e accessibili. Domenico racconta come, dopo la diagnosi di Paola, si siano trovati a dover cercare informazioni in modo autonomo, senza alcun supporto istituzionale. “La prima cosa che ti dicono è che morirai”, spiega. Questo approccio negativo può essere devastante. La fondazione mira a cambiare questa narrazione, fornendo risorse e supporto per affrontare la malattia con maggiore consapevolezza e speranza.
Collaborazioni e progetti futuri
La Fondazione Paola Marella non lavora da sola. Domenico ha avviato collaborazioni con altre associazioni, come il Codice Viola, per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Inoltre, sono previsti eventi di beneficenza per raccogliere fondi e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione. “A maggio organizzeremo un evento a Milano, unendo moda e design per raccogliere fondi per la fondazione”, annuncia Domenico. Questi eventi non solo aiuteranno a raccogliere fondi, ma serviranno anche a mantenere viva la memoria di Paola, che ha sempre creduto nell’importanza di aiutare gli altri.
Un messaggio di speranza
La storia di Paola Marella è una testimonianza di coraggio e resilienza. Nonostante le difficoltà, ha affrontato la malattia con dignità e determinazione, continuando a lavorare e a supportare gli altri. “Non bisogna piangersi addosso, ma sorridere”, è il messaggio che Domenico e Nicola vogliono trasmettere attraverso la fondazione. La loro iniziativa rappresenta un faro di speranza per chi si trova ad affrontare la stessa battaglia, dimostrando che, anche nel dolore, è possibile trovare la forza per aiutare gli altri e fare la differenza.