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Immagina un mercoledì sera qualunque, un tavolo dal design nipponico e uno chef che ha rivoluzionato la cucina giapponese a Milano: la cena è servita. Yoji Tokuyoshi, il geniale chef dietro la celebre Bentoteca, ha portato la sua arte culinaria in un home dinner esclusivo, dove i partecipanti si sono riuniti per gustare una selezione di nigiri, immersi in un’atmosfera di chiacchiere e moda.
«In cucina, l’impiattamento è come il design nella moda», afferma Tokuyoshi, un appassionato collezionista di brand giapponesi. La sua passione per la moda è evidente non solo nei piatti che crea, ma anche nel modo in cui si presenta. Con un look semplice, predilige il bianco e nero, lasciando che i colori vivaci dei suoi piatti parlino per lui. La sua storia inizia a Tokyo, dove ha scoperto il suo amore per lo stile Harajuku, un’influenza che continua a plasmare la sua estetica.
Yoji Tokuyoshi non è solo uno chef, ma un vero e proprio ambasciatore della cultura nipponica in Italia. La sua esperienza in Italia è stata segnata da un amore per il vintage e per i marchi giapponesi, che ha scoperto in boutique come Biffi. «Il primo acquisto che feci in Italia fu un paio di scarpe di Gucci», ricorda, sottolineando come la moda italiana continui a ispirarlo.
La sua cucina è un riflesso di questa fusione culturale, dove tradizione e avanguardia si intrecciano per creare piatti unici.
Yoji Tokuyoshi sta accorciando le distanze tra moda e cucina, collaborando con marchi prestigiosi come Bottega Veneta e Damiani. La sua visione è chiara: «Mischiando il classico al contemporaneo, nascono i progetti più interessanti». La sua passione per il vintage non è solo una questione di stile, ma un modo per studiare e reinterpretare il passato, creando un ciclo continuo di innovazione.
La cena Demae si conclude con un tocco di stile, rivelando la sua tuta blu in tessuto tecnico di Uniqlo, un perfetto esempio di come moda e cucina possano convivere in armonia.