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È appena uscito al cinema “La persona peggiore del mondo”, film del 2021 diretto da Joachim Trier, regista e sceneggiatore norvegese.
La pellicola che rappresenterà appunto la Norvegia ai prossimi Oscar, ha vinto un premio al Festival di Cannes per la miglior protagonista femminile, per l’interpretazione della bravissima attrice Renate Reinsve.
Ma andiamo a scoprire qualcosa di più sulla trama, quelli che sono i temi trattati e il cast la cui caratteristica particolare è quella di non vantare star hollywoodiane. “La persona peggiore del mondo” promette di essere un film davvero imperdibile.
La trama, molto particolare, si divide in dodici brevi capitoli, con tanto di prologo ed epilogo proprio come se fosse un libro e racconta la vita della protagonista: Julie una ragazza di Oslo che affronta molti cambiamenti nel giro di poco tempo. Lascia la Facoltà di Medicina per passare a quella di Psicologia e successivamente a si appassiona al mondo della fotografia. Infine si impegna con la scrittura di costume pubblicando il suo primo e forse unico articolo dal titolo “Sesso orale al tempo del #metoo”, per poi finire per guadagnarsi da vivere lavorando come commessa in una libreria della città.
Alla vigilia dei suoi trent’anni, Julie deve venire a patti con se stessa, riconoscendo di non avere combinato niente nella vita e che tutto questo non sembra voler cambiare in tempi brevi. Nel frattempo, Aksel, il suo fidanzato più grande di lei e autore, molto amato, di graphic novel le fa pressione per rendere ancora più concreta la loro relazione. Ad una festa Julie incontra l’affascinante Eivind per lui lascia Aksel.
Pronta a vivere questa nuova relazione, la ragazza spera di riuscire a cambiare il proprio destino fatto di incertezze, cosa che come si renderà presto conto, non sarà affatto facile.
Le tematiche affrontate da “La persona peggiore del mondo” coinvolgono la generazione dei Millennials che, spesso, si ritrova ad essere spaesata, confusa e piena di incertezze per il proprio futuro.
Incertezze spesso causate dalla sensazione di non sentirsi mai davvero adulti, anche per via della difficoltà nel trovare il loro posto nel mondo con una professione che li rappresenti.
Il cast è composto da Renate Reinsve nei panni della protagonista Julie. La Reinsve ha conquistato il premio come miglior protagonista femminile al Festival di Cannes e ha esordito nel 2010 a teatro. Al cinema invece il suo primo ruolo è stato in un film del 2011 intitolato “Oslo, 31 august”, sempre diretto da Joachim Trier.
Anders Danielsen Lie interpreta invece Aksel, il fidanzato di Julie. Anche l’attore norvegese, come Renate Reinsve, ha preso parte a “Oslo, 31 august” e nel 2018 ha anche recitato in “22 luglio”, scritto e diretto da Paul Greengrass che si è ispirato agli attentati compiuti da Anders Breivik contemporaneamente ad Oslo e sull’isola di Utøya.
Eivind è invece interpretato da Herbert Nordrum.