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Uno dei bracciali in assoluto più richiesti è il bracciale tennis, un simbolo di eternità, di amore e sport, con una fila di brillanti incastonati. È anche soprannominato eternity bracelet e ha una storia molto particolare.
La storia del bracciale tennis
Alcuni lo chiamano eternity bracalet. È il bracciale più richiesto in assoluto, un vero e proprio simbolo di eternità e amore, con la sua fila di brillanti incastonati, senza inizio né fine. In molti si chiedono per quale motivo viene chiamato anche bracciale tennis. Questo soprannome si basa su una storia ben precisa. La sua fama, infatti, la deve ad una vicenda particolare che è proprio legata al mondo del tennis. Era il 1987 e si stava svolgendo il torneo US Open. La tennista americana Chris Evert, vincitrice a soli 18 anni del Roland Garros e un mese dopo di Wimbledon, stava giocando un match decisivo, che stava tenendo tutti con il fiato sospeso. Ad un certo punto, il preziosissimo bracciale pieno di diamanti che stava indossando, disegnato dal gioielliere egiziano George Bedewi, si aprì mentre giocava, costringendola a chiedere all’arbitro di interrompere momentaneamente la partita per permetterle di recuperare i preziosi diamanti che si erano sparsi improvvisamente per tutto il campo. La tennista era particolarmente legata al suo gioiello, come lei stessa aveva raccontato in conferenza stampa. Il bracciale è stato immediatamente ricomposto e da quel momento il suo nome si è legato a questa vicenda e alla sua protagonista, diventando il bracciale tennis. Se ne è parlato in tutto il mondo e in tanti si sono incuriosite, tanto che le richieste nelle gioiellerie dello stesso modello iniziarono a salire.
Il bracciale tennis, un simbolo di eleganza e sportività
Non è un’abitudine vedere sportivi indossare gioielli durante le partite. Ma questo evento sottolinea proprio la caratteristica principale di questo gioiello. Un bracciale tennis riesce a mettere insieme eleganza, finezza, femminilità e sportività, tanto da poter essere indossato in molte occasioni diverse. La sua unicità è quella di essere un bracciale flessibile, con gemme incastonate su una montatura del colore dell’argento o dell’oro bianco 750. La sua flessibilità e la sua leggerezza consentono di sfoggiarlo come accessorio anche durante una partita di tennis, proprio come ha fatto la Evert. Inizialmente il bracciale tennis era prodotto solo con diamanti bianchi, poi ne sono state realizzate moltissime altre versioni, con zirconi, diamanti neri e cristalli Swarovski di diversi colori. Si può indossare da solo oppure abbinarlo ad altri esemplari uguali, per formare una sorta di spirale sul polso. La sua versatilità lo rende perfetto in ogni occasione, dallo stile più elegante a quello più casual. Era amatissimo negli anni ’20 ed era anche uno dei preferiti della principessa Diana, molto legata ad un raffinato modello con diamanti di Cartier. Si tratta di un oggetto regale, ma anche molto sportivo, perché l’anima di questo iconico bracciale rimarrà per sempre legata a Chris Evert e alla sua storia, che è rimasta impressa nei ricordi di tutte le persone che seguono il mondo del tennis ma anche il mondo dei gioielli.