La tv di qualità esiste. Tra lo sterco spagnolo e la baraonda italiana…

Il critico televisivo Gianluca Nicoletti associa i maltrattamenti che Teo Mammucari dispensa ai concorrenti-masochisti del quiz Distraction ad un evento simbolico della tv.

Così scrive su La Stampa l’ex conduttore del programma radiofonico Golem, commentando il nuovo format di Italia 1.

“Anche sul vilipendio del concorrente siamo in ritardo di anni rispetto ad altri paesi vicini. Era il 1998 quando Javier Sardà, conduttore per Tele5 di ‘Crónicas Marcianas’, annunciò al pubblico in studio: ‘Entonces que esplota la mierda!’ Una profezia che si avverò all’istante: il clown italo francese Leo Bassi fece esplodere un quintale di sterco di vacca in cui aveva collocato una piccola carica di tritolo. Tutti furono schizzati di trasgressione, mentre la tv realizzò la più realistica metafora del suo esistere”.

Nicoletti fa centro nel rievocare questo episodio emblematico, ma gli attribuisce un primato che non gli spetta. Disprezzare la gente comune che partecipa ad uno show televisivo è infatti una prassi antica, che ogni tanto torna in auge. In Italia la frequentavano già negli anni ‘60 e ’70 in diversi programmi Paolo Villaggio e Vittorio Gassman, che si divertivano ad insultare il pubblico presente negli studi tv.

E’ una formula di certo meno volgare della demagogia in voga oggi nella tv commerciale, che deve esaltare ad ogni costo l’intelligenza del pubblico (pagante) a casa mentre lo dileggia nel modo più sleale.

Tra l’oscena, ipocritamente ridicola  adulazione dell’intelligenza del pubblico che segue le grette baraonde domenicali di Costanzo e lo sterco di vacca schizzato in faccia ai concorrenti, c’è la terza via della tv che rispetta il buon gusto e lusinga la capacità di ragionare delle persone.

La tv di qualità, che per fortuna esiste ancora..

Ascolta Melog, il programma condotto da Gianluca Nicoletti su Radio24.

Nella puntata di ieri, mercoledì 22 marzo, Nicoletti commenta Distraction con queste parole: "alcuni poveri disperati hanno capito che per andare in televisione può essere fatta qualunque cosa. I poveri disperati sono i concorrenti del nuovo programma di Teo Mammuccari, si fanno prendere a calci nel sedere, girano nudi per lo studio, si versano di tutto in testa pur di partecipare".

Scritto da Style24.it Unit

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