La verità di Manuel Bortuzzo: stalking e violenza nella sua storia d’amore

Dopo la condanna per stalking, il nuotatore svela la sua verità su Lulù Selassié.

Un amore tormentato

La storia tra Manuel Bortuzzo e Lulù Selassié ha attirato l’attenzione dei media e del pubblico, non solo per la loro partecipazione al Grande Fratello, ma anche per la drammatica evoluzione della loro relazione. Dopo la condanna di Lulù a un anno e otto mesi per stalking, Manuel ha deciso di rompere il silenzio e raccontare la sua verità. La sua testimonianza offre uno sguardo profondo su una relazione che, inizialmente promettente, si è trasformata in un incubo.

La spirale della violenza

Manuel ha descritto come la loro relazione sia iniziata nel settembre del 2022, ma che già nel mese di aprile del 2023, dopo pochi mesi, ha deciso di chiudere. “Ho capito che non c’erano i presupposti per andare avanti”, ha dichiarato. Tuttavia, Lulù non ha accettato la rottura e ha iniziato a perseguitarlo, presentandosi ovunque andasse. “Mi sentivo perseguitato”, ha confessato, evidenziando come la situazione fosse diventata insostenibile.

Il passo verso la denuncia

La situazione è degenerata quando, dopo un tentativo di riavvicinamento, Lulù ha alzato le mani. “Dalla violenza verbale si è passati alla violenza fisica”, ha sottolineato Manuel, che ha dovuto affrontare non solo il dolore emotivo, ma anche la paura per la sua incolumità. “Ho deciso di denunciare perché non riuscivo più a gestire la situazione”, ha spiegato, evidenziando come la sua scelta non fosse motivata da vendetta, ma dalla necessità di proteggere se stesso.

Le conseguenze legali

La sentenza del tribunale ha riconosciuto la gravità della situazione, imponendo a Lulù un percorso psicologico e una misura cautelare di allontanamento. Manuel ha chiarito che la condanna non significa che Lulù fosse innocente, ma che la sua ossessione era stata riconosciuta come una forma di malattia. “Nonostante sia la vittima, mi sento spesso dipinto come il cattivo”, ha lamentato, evidenziando la complessità delle dinamiche relazionali e sociali che circondano tali situazioni.

Un messaggio di speranza

La storia di Manuel Bortuzzo è un monito su come le relazioni possano trasformarsi in esperienze traumatiche e su quanto sia importante riconoscere i segnali di allerta. La sua testimonianza non solo offre un’importante riflessione sulla violenza di genere, ma serve anche a sensibilizzare il pubblico su un tema delicato e spesso sottovalutato. “Spero che la mia esperienza possa aiutare altre persone a non sentirsi sole”, ha concluso, lasciando un messaggio di speranza e resilienza.

Leggi anche