Lady Diana, l’indimenticabile Principessa del Galles, è sicuramente uno dei personaggi più apprezzati all’interno del mondo cinematografico. Grazie alla sua dolce personalità, al suo essere umile nonostante il rango sociale e alla sua estrema vicinanza empatica nei confronti delle persone, Lady D è stata sin da dubito di grande ispirazione per la produzione di contenuti televisivi che la riguardano.
Sono infatti numerosi i progetti che la vedono protagonista; documentari sulla sua vita, film e serie televisive ne hanno raccontato la biografia, il matrimonio burrascoso con il Principe Carlo e, purtroppo, anche la tragica scomparsa, avvenuta nel 1997.
Lady Diana: i progetti cinematografici ispirati alla Principessa
Uno dei primi progetti cinematografici ispirati al fascino e al mistero di Lady D è Charles & Diana: A royal Love Story, pubblicato verso il 1982, proprio un anno dopo il matrimonio tra la Principessa e il Principe Carlo. A vestire per la prima volta i panni di Lady D è stata Caroline Bliss. Nello stesso anno è uscito anche un secondo film: The Royal Romance of Charles and Diana, e dove a interpretare la Principessa c’era Catherine Oxenberg, la stessa che dieci anni dopo, nel 1992, ne avrebbe rivestito i panni in Charles and Diana: Unhappily Ever After (film della ABC).
Nel 1993 è la volta della prima biografia di Diana: esce così La vera storia di Lady D, scritta da Andrew Morton in collaborazione proprio con la Principessa in persona. Il progetto contava due puntate e a interpretare la Principessa ci fu l’ex modella Serena Scott Thomas (interpretò nel 2011 la madre di Kate Middleton nel film William & Kate).
Bisognerà aspettare il 1996 per avere accesso a uno dei progetti considerati più “scandalosi” su Lady Diana. Davide Greene, il regista, decide di pubblicare Princess in Love (tradotto come La Principessa triste), un film che prendeva ispirazione dal romanzo omonimo di Anna Pasternak del 1994. L’argomento del film riguardava la presunta storia d’amore tra Lady D (interpretata da Julie Cox) e il maggiore di cavalleria James Hewitt. Il focus della pellicola riguardava la relazione sentimentale dei coniugi e le burrascose vicende che l’hanno attraversata e che l’hanno portata, infine, a sgretolarsi nel 1996 con il divorzio. Inutile dire che Princess in Love abbia buttato benzina sullo scandalo e abbia ricevuto numerose critiche, oltre a essere stato considerato uno dei peggiori film sulla vita di Diana.
Nel 1998 è il turno di Diana: A Tribute to the People’s Princess di Gabrielle Beaumont, poi si passa agli anni 2000. Sono diverse le produzioni cinematografiche pubblicate in quel periodo. Ad esempio, nel 2007 esce Diana: gli ultimi giorni di una principessa, mentre nel 2013 esce Diana, la storia segreta di Lady D, dove una brillante Naomi Watts è l’attrice protagonista.
Successivamente si sono susseguite una serie di biografie sulla Principessa del Popolo, ma se dobbiamo raccontare la migliore interpretazione di Lady D, essa va data a Emma Corrin nella serie televisiva prodotta da Netflix: The Crown (racconta la storia di Elisabetta II di Inghilterra e della famiglia reale britannica). La bravura con cui l’attrice ha vestito i panni di Lady Diana le ha dato anche un Golden Globe.
In tempi più recenti è uscito Diana nel 2020, un film musical in cui Jeanna de Waal intepreta la Principessa. Un anno dopo, nel 2021, è stata l’attrice Kristen Stewart la Lady D nel film Spencer. Il progetto cinematografico, diretto da Pablo Larrain, non è altro che una ricostruzione fittizia della scelta di Diana di divorziare senza dubbi dal marito, il Principe Carlo. Il documentario più recente, infine, è uscito nel 2022 e si chiama The Princess, dal regista Ed Perkins.
La figura di Diana non ha mai realmente lasciato questo mondo e continua a vivere tra le pagine della storia e nei ricordi di chi le ha voluto bene e chi, anche se non da vicino, ne ha apprezzato l’animo.