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Con una delle storie più discusse del cinema hollywoodiano, Lana Turner è stata una grande attrice statunitense. Ecco la sua storia privata e il suo percorso lavorativo.
Chi era Lana Turner
Lana Turner, all’anagrafe Julia Jean Turner (Wallace, 8 febbraio 1921 – Los Angeles, 29 giugno 1995), è stata un’attrice statunitense. Cresce ascoltando musica e ballando con i suoi genitori passando quindi un’infanzia serena, o almeno apparentemente. Infatti un giorno il padre, con il vizio del gioco, viene rapinato e ucciso segnando profondamente la vita della piccola.
Nel 1937 viene poi notata da un cronista dell’Hollywood Reporter che la introduce al regista Le Roy. Esordisce così nel mondo del cinema con “Vendetta”, film seguito da numerosi altri successi come “Il dottor Jekyll e Mr. Hyde”, “Le fanciulle delle follie”, “Se mi vuoi sposami” o “Incontro a Bataan”.
Carriera di Lana Turner
Nel corso degli anni ’50 inizia ad interpretare la parte della dark lady per poi ottenere, solo successivamente, alcune parti più impegnative. Tra le più note sicuramente “Il bruto e la bella”, “Lo specchio della vita”, “La fiamma e la carne” o “I peccatori di Peyton” con cui ottiene una candidatura al Premio Oscar.
La vita nel mondo dello spettacolo si rivela movimentata, sopratutto quando include gli uomini. Lana Turner ha infatti intrapreso numerose relazioni con uomini noti come Frank Sinatra, Fernando Lamas o Tyrone Power e negli anni successivi si è sposata ben sette volte. Purtroppo alcune di queste storie si sono rivelate violente, specialmente quella con Johnny Stompanato che segna definitivamente la sua carriera.
Le difficoltà di Lana Turner
La figlia quindicenne, stufa di assistere agli episodi di violenza, il 4 aprile 1958 lo uccide pugnalandolo. Segue per la famiglia un difficile processo che si conclude con l’assoluzione della giovane per legittima difesa.
In seguito allo scandalo Turner ottiene solo proposte di ruoli di un certo tipo, come vite di donne tormentate. A questi seguiranno alcuni film leggeri come “Uno scapolo in paradiso”, “Come ingannare mio marito” o “Madame X” con cui ottiene il David di Donatello.