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L’ansia ti rovina la vita: un luogo comune che viene sempre affrontato con troppa superficialità. A rompere il muro di gomma del silenzio è il post di Brittany Nichole Morefield che ha raccontato cosa vuol dire convivere ogni giorno, tutti i giorni della propria vita, con ansia e attacchi di panico.
L’ansia colpisce indistintamente uomini e donne, ma sono le donne a riuscire più spesso a parlarne. Brittany è riuscita a concentrare l’attenzione dell’opinione pubblica sui sintomi e sulla vita di chi vive perennemente in questa condizione.
Brittany Nichole Morefield su Facebook
Ha circa 4 mesi il post con il quale Brittany ha voluto condividere su Facebook la sua storia. La fotografie che corredava il post era stata scattata nella vasca da bagno dalla quale Brittany aveva terrore di uscire.
“L’ansia è svegliarsi alle 3 del mattino da un sonno profondo perché il tuo cuore ha cominciato a battere all’impazzata. L’ansia è avere una crisi senza ragione. Significa stressarsi per cose che potrebbero verificarsi o non accadere mai. L’ansia è mettere in questione la tua fede: come potrebbe permettere Dio che io mi senta in questo modo? Ansia significa chiamare tua sorella 3 ore prima che debba svegliarsi per andare a lavoro nella speranza che risponderà e che possa aiutarti a salvare la tua mente sotto attacco.”
La descrizione degli stati d’ansia è un breve ma sconcertante elenco di situazioni difficili da cui non si può uscire da soli se non con estrema difficoltà.
Il riferimento alla voce della sorella è fondamentale: Brittany è consapevole che la sola presenza degli altri basta a calmare l’ansia, anche se le persone care non sono vicine fisicamente.
L’ansia ti rovina la vita a ogni età
Brittany ha solo 23 anni: gli stati ansiosi quindi possono presentarsi a qualsiasi età e soprattutto possono avere effetti devastanti a qualsiasi età e qualsiasi sia lo stile di vita di chi ne soffre.
Brittany è una make up artist che vive negli Stati Uniti, una giovane donna già sposata che sta affermandosi nel mondo del lavoro ma che, nonostante tutto, ricorda di aver sempre sofferto d’ansia. Il suo stato psicofisico per un lunghissimo periodo è stato preso sottogamba dalla sua intera famiglia, che consigliava a Brittany di dormire più a lungo e di non dar peso a quello che “era solo nella sua testa”.
Il messaggio scritto da Brittany e condiviso oltre 420.000 volte su Facebook pone quindi l’accento sulla necessità di non sottovalutare questi meccanismi e di fornire tutto il sostegno necessario a coloro che soffrono d’ansia.
Nel momento in cui ha scritto il proprio post e lo ha reso pubblico, Brittany non credeva che avrebbe ricevuto tutta questa attenzione. La parte più bella, ammette, sono stati i commenti di sostegno che ha ricevuto e che le hanno fatto capire di non essere sola.
Molte persone che soffrono degli stessi sintomi della ventitreenne infatti le hanno offerto la propria solidarietà e l’hanno ringraziata di aver esposto in maniera così chiara coraggiosa ed efficace cosa significa convivere con l’ansia.
Brittany scrive regolarmente sull’ansia ogni giorno, per continuare ad aiutare chi ha già trovato conforto nelle sue parole.