La dislessia di Lapo Elkann ha segnato profondamente il carattere del rampollo ribelle della famiglia Agnelli. A parlare di questo disturbo dell’apprendimento, delle conseguenze che ha sulla vita sociale di chi ne è affetto e sulle strategie necessarie al suo superamento, Lapo Elkann è stato invitato in occasione di un convegno sulla dislessia a cui hanno partecipato un gran numero di invitati celebri e meno celebri.
La dislessia di Lapo Elkann
La dislessia è un disturbo dell’apprendimento che rende difficoltose la lettura e la scrittura di testi. Per questo motivo i bambini dislessici sono molto più lenti degli altri bambini nell’apprendimento e nell’elaborazione di testi scritti e costituiscono spesso un “problema” sia per i loro insegnanti sia per i loro compagni, che tendono a isolarli.
Le vite dei bambini dislessici sono molto simili l’una all’altra: partendo da questo assunto, Lapo Elkann ha ricordato la propria infanzia con una sorta di soddisfazione: il periodo più duro della sua vita è stato anche quello che pradossalmente gli ha permesso di diventare un uomo di successo.
Nonostante la ricchezza della sua famiglia e il fatto che avesse fin da bambino una vita da sogno, preclusa alla maggior parte dei bambini della sua stessa età, Lapo si sentiva (sono parole sue) “uno sfigato”. Isolato e spesso bistrattato dagli altri bambini esattamente come succede a tutti coloro che sono affetti da dislessia, Lapo ha dovuto fronteggiare ogni difficoltà da solo fino a che la terapia non lo ha messo in condizione di superare il problema.
La fantasia come risorsa
I bambini “difficili”, che hanno problemi di apprendimento o di comportamento, sviluppano prima e meglio di altri una grande forza emotiva e una grande immaginazione. Quella forza e quell’immaginazione creativa che permetteva al piccolo Lapo di evadere da un mondo in cui si sentiva inadeguato sono tate le leve sulle quali Lapo adulto ha sollevato la propria vita.
Poprio quell’immaginazione caparbia, ribelle e perennemente fuori dagli schemi che la dislessia ha aiutato a maturare, è la chiave di volta del successo di Lapo Elkann, che si è inventato imprenditore di successo e influencer.
Nuovi parametri educativi
Proprio la creatività e la perenne iperattività che caratterizza gran parte dei bambini e dei giovani dislessici dovrebbe essere incanalata ed educata, secondo il parere di Elkann, che consiglia anche di cambiare i parametri educativi in base ai quali sono formati i bambini dislessici.
A sostenere lo stesso messaggio durante il Convegno Nazionale SOS Dislessia dal titolo “Guardare, Provare, Imparare”, tenutosi recentissimamente a Torino ci sono stati anche Marco Boglione (patron di Basicnet), Francesco Riva (attore) e il fumettista Emanuel Simeoni.
A spiccare sugli altri per potenzialità economiche, è comunque Elkann, che ha colto l’occasione del convegno per esporre il proprio progetto di creare una fondazione che aiuti non soltanto la ricerca di nuove terapie ma che fornista anche ai bambini dislessici il sostegno personale e formativo che non riescono (ancora) a trovare all’interno delle istituzioni scolastiche.