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Si chiama Lashana Lynch, è donna, è nera e ha il codice 007.
Lashana non è la protagonista possibile e non ancora certa di un film dell’eterna serie di James Bond, ma è la solida realtà di Bond 25, il film che Daniel Craig non avrebbe mai voluto girare. Tutto sulla rivoluzione e sul black/pink washing di una delle serie che hanno fatto la storia del cinema.
La polemica in merito alla scelta Disney di scritturare un’attrice nera per sostenere il ruolo di Ariel nel prossimo Live Action de La Sirenetta non si è ancora placata.
Tra coloro che si oppongono fieramente alla scelta di attori neri per personaggi tradizionalmente bianchi (Nicolò Machiavelli nella serie Leonardo di Netflix, Hermione Granger che “non si era mai detto che fosse bianca” nella piece teatrale La Maledizione dell’Erede, Achille in Troy: Fall of a City) e coloro che sostengono la scelta Disney, la guerra è destinata a durare ancora a lungo.
Nel frattempo però da Hollywood arriva un’altra notizia destinata a far discutere: la prossima agente 007 sarà donna e nera.
Il compito di capovolgere completamente lo stereotipo dell’agente segreto bianco, maschio e maschilista sarà affidato a Lashana Lynch, attrice trentunenne londinese che quest’anno ha partecipato alla pellicola Capitan Marvel.
Non è bellissima, non è super femminile e ha già qualche capello bianco che ha scelto di non tingere e che fa capolino dalla foltissima massa di riccioli neri: Lashana Lynch è una tosta.
Il Guardian, autorevole periodico britannico, ha lanciato un appello ai produttori e agli sceneggiatori del film: non ridurre il personaggio di Lashana a una semplice “bondgirl” al servizio dell’ego bianco, maschilista e sciupafemmine di Bond, James Bond.
A quanto pare fortunatamente non c’è alcun pericolo che le cose vadano così. Lashana Lynch è stata scritturata dopo che al gruppo degli sceneggiatori del film si è unita Phoebe Waller – Bridge, una sceneggiatrice donna che si è specializzata nel tratteggiare personaggi femminili forti e realistici, e che è diventate celebre scrivendo per la serie americana Fleabag e Killing Eve.
La Waller – Bridge ha le idee molto chiare di quello che vuole ottenere dalla totale riscrittura del cliché di Bond: ha intenzione di cambiare la serie, non di snaturare il personaggio.
La serie deve crescere, deve evolvere e la cosa importante non è che Bond tratti le donne con rispetto: è importante che lo faccia il film. Bond deve restare fedele al suo personaggio.
Quando chiesero a Daniel Graig se fosse stato disposto a girare un ennesimo film di James Bond, Craig affermò che piuttosto si sarebbe tagliato le vene.
Alla fine però i produttori del film riuscirono a convincerlo a rientrare nei panni che furono di Sean Connery e Roger Moore promettendo una totale rinfrescata della sceneggiatura. A quanto pare la rinfrescata è stata radicale: non rimane che andare di corsa a vedere il risultato finale.