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Si chiama “Laura Biagiotti – L’aura della moda” ed è stato presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma 2019.
Si tratta di un documentario sulla straordinaria vita della stilista italiana che per prima ha reso celebre il Made in Italy nel mondo. Sarà trasmesso il 31 ottobre su Rai Tre e fa parte di “Illuminate” una serie di docu-film tutti al femminile, dedicati alle personalità italiane di spicco. Prima di Laura sono state raccontate Palma Bucarelli, Krizia e Rita Levi Montalcini.
Laura Biagiotti è stata una stilista, promotrice del bello e ben fatto italiano.
Laureata in archeologia ha saputo utilizzare l’arte e coniugarla in moda, utilizzando la tradizione couture, tramandatale dalla madre, proprietaria di un atelier. Le sue opere omaggiano le bellezze italiane insieme a tanti imput artistici che la stessa stilista viveva frequentando l’ambiente culturale e artistico Romano. Chi non conosce l’iconico profumo Roma, dedicato alla Città Eterna?
Dopo alcune esperienze in Maison conosciutissime dell’epoca come Schuberth e Capucci, crea negli anni’70 il suo omonimo marchio e diventa imprenditrice del made in Italy nel mondo.
Fu la prima a organizzare una sfilata in Cina, nel 1988, e poi in Russia, nel 1995. Riconosciuta ed apprezzata da tutti, il New York Times la definì la regina del cachemire per la sua maglieria di qualità utilizzata, per la prima volta, nell’alta moda.
I suoi abiti, hanno sempre valorizzato il candore delle donne e sottolineato la dolcezza e l’eleganza seguendo le regole del qualitativamente ben fatto e l’ispirazione dal mondo artistico, soprattutto del futurismo. Per emergere la stilista non ha mai nascosto di aver dovuto competere con tanti i colleghi uomini, anche nella moda, che apparentemente sembra un mondo tutto al femminile
Non è una falsa letteratura: a parità di condizioni, le nostre opere devono essere più perfette….Spesso la nostra strada è in salita ma dobbiamo affrontarla senza sentirci uomini di serie B
Laura, inoltre, non ha mai trascurato la famiglia. È stata legata a un solo uomo, Gianni Cigna scomparso prematuramente nel 1996, con cui condivideva vita sentimentale e lavorativa. Dal 1980, viveva al Castello di Marco Simone, un monumento nazionale dell’XI secolo a Guidonia in provincia di Roma, che diventa anche sede dei suoi interessi ( l’azienda e la produzione e la Fondazione Biagiotti Cigna, titolare della più importante collezione d’arte futurista del Maestro Giacomo Balla.) La Biagiotti, muore nel maggio del 2017, all’età di 73 anni, a causa arresto cardiaco.
Dopo la sua scomparsa, le redini della storica Maison, sono gestite dalla figlia Lavinia nata 1978 e personaggio di spicco romano.