Argomenti trattati
Con una sentenza definita storica della Cassazione, Laura Massaro vince la causa per cui lottava da anni.
È stato infatti accolto il ricorso presentato dalla donna, che ha portato all’annullamento della decisione di decadenza dalla reponsabilità genitoriale sul figlio minorenne e del trasferimento del bambino in una casa-famiglia.
La Cassazione inoltre, ha ritenuto l’uso della forza in fase di esecuzione fuori dallo Stato di diritto. Per capire perché questa sentenza sia così importante, conosciamo meglio Laura Massaro e la sua storia.
Laura Massaro è una 42enne romana, vittima di violenza da parte dell’ex compagno, che è stata accusata da quest’ultimo di essere una mamma alienante e per questo in lotta, da quasi 10 anni nei tribunali per evitare che le venga portato via il figlio su richiesta dell’uomo da cui si è separata quando ancora il bambino era molto piccolo.
Il figlio della coppia ha più volte manifestato un rifiuto nei confronti del padre, rifiuto che secondo Laura e i suoi avvocati, non è stato ascoltato, e anzi, ne è stata attribuita la responsabilità alla madre, che secondo l’accusa avrebbe influenzato la volontà del minore attraverso l’utilizzo dell’alienazione genitoriale.
L’alienazione genitoriale o PAS (Parental Alienation Syndome) è una pratica psicologica molto controversa e disfunzionale che insorgerebbe nei figli minori coinvolti nelle dinamiche conflittuali di separazione e divorzio dei genitori.
Attraverso l’alienazione genitoriale, il genitore “alienante” attuerebbe una serie di atteggiamenti denigratori e false accuse rivolte all’altro genitore in presenza del figlio, che coltiverebbe di conseguenza sentimenti di paura e rifiuto nei confronti del genitore accusato.
Il primo ad elaborare questa teoria fu il medico statunitense Richard Gardner, ma non è stata riconosciuta dal DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali). Anche per quanto riguarda lo Stato italiano, in una ordinanza del 2021 la Cassazione ha affermato che, proprio perché si tratta di una patologia non riconosciuta a livello scientifico non è idonea a giustificare un provvedimento di affidamento esclusivo rafforzato.