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Una delle menti più importanti dell’architettura di tutti i tempi, un rivoluzionario: la biografia dell’architetto svizzero naturalizzato francese Le Corbusier.
L’architetto Charles-Édouard Jeanneret-Gris, vero nome di Le Corbusier, nasce a La Chaux-de-Fonds in Svizzera il 6 ottobre 1887 in una famiglia benestante. Portato per le arti, si iscrive alla scuola d’arte a soli tredici anni: si dedica perlopiù alla pittura, convinto che sia quella la sua strada da percorrere nella vita. Il suo maestro Charles L’Eplattenier però gli fa conoscere e lo indirizza verso l’architettura, che sarà la sua principale forma di espressione in futuro.
È del 1907 il suo primo progetto di una casa. In seguito deciderà, per avere numerosi stimoli e ispirazioni, di compiere dei lunghi viaggi in lungo e in largo per l’Europa. Anche grazie a questa esperienza si formerà il suo stile personale di architettura. Formulerà quindi i cinque principi su cui si baserà la sua arte architettonica. In patria e a Parigi inizia ad insegnare ed apre un suo studio, divenendo man mano uno dei più richiesti architetti e facendo numerose pubblicazioni nelle quali esplica la sua arte.
Per quanto riguarda la sua vita privata, Le Corbusier si sposa nel 1930 con Yvonne Gallis, indossatrice e stilista che morirà nel 1957. Il famoso architetto muore in Costa Azzurra mentre si trovava in vacanza, a seguito di una nuotata in mare che il medico gli aveva sconsigliato. Le Corbusier aveva 78 anni.
L’arte architettonica di Le Corbusier si basa su cinque principi fondamentali, che rendono la sua arte rivoluzionaria e che vengono esplicati nella sua pubblicazione del 1923 intitolata Verso una architettura.
Questi principi sono: i piloni di cemento armato che separano la costruzione dal terreno e dalla relativa umidità e lo sorreggono; il tetto a terrazza; la pianta libera che elimina i muri portanti che limitano il design interno di un edificio, attuata attraverso uno scheletro portante sempre in cemento armato; la facciata libera che deriva sempre da quest’ultimo principio e infine la finestra a nastro che può occupare in lunghezza tutta la facciata dando maggiore illuminazione.
Le Corbusier ha definito così l’architettura durante un’intervista:
L’architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi raggruppati sotto la luce. I nostri occhi sono fatti per vedere le forme nella luce: l’ombra e la luce rivelano queste forme; i cubi, i coni, le sfere, i cilindri e le piramidi sono le grandi forme primarie… La loro immagine ci appare netta… E senza ambiguità.
Alcune delle opere più importanti effettuate da Le Corbusier sono: la Cappella di Notre-Dame du Haut a Belfort in Francia costruita dal 1950 al 1955 e Villa Savoye, una residenza a Parigi realizzata dal 1928 al 1931.
Nel 1924 ha progettato Maison La Roche, doppia villetta nella capitale francese; le Corbusierhaus, edificio residenziale di Berlino progettato nel 1957 e Palace of Assembly o Palazzo dell’Assemblea a Chandigarh, in India, costruita dal 1951 fino all’apertura nel 1962.