Le invasioni barbariche è certamente un bel programma, che va in onda su una rete come La7 che offre sempre più intrattenimento di qualità: Markette, Otto e mezzo, Anni luce, Atlantide, L'Infedele, a volte Stargate, e tanti altri che non elenco.
Eppure credo che Le Invasioni funzionerebbero meglio senza Daria Bignardi alla conduzione. Sia ben chiaro, Daria è una professionista doc, una giornalista che il giorno dopo la fine del Grande Fratello si è redenta abbracciando il culto della tv "alternativa", impegnata, culturalmente un po' più pregna, ma dovrebbe limitarsi a fare l'autrice de Le Invasioni, lasciando la conduzione a qualcun altro.
Mi spiego meglio. Le interviste – punto forte del programma – sono sicuramente valide, le domande incalzanti e ben studiate seguono una sequenzialità interessante, affrontando argomenti intelligenti, a volte scottanti, che raramente risultano banali. Eppure quando le domande escono dalla bocca della Bignardi perdono il proprio reale valore, la propria potenzialità.
Forse Daria è troppo timida, forse è incapace di affrontare con fermezza un faccia a faccia, comunque sia il risultato è che quelle domande potrebbero essere molto più "scomode".
Ricordate le interviste di Luttazzi in Satyricon? Bene, allora capirete che cosa intendo.
Le invasioni barbariche, senza Bignardi, sarebbero fantastiche
Pubblicato il 04/12/2005 alle 16:41