Il nome di Emma Dante fino all’anno scorso probabilmente non era tra i più noti al grande pubblico.
Attrice, regista teatrale e scrittrice, la 46enne artista è infatti dedita a un teatro di ricerca (”dare la spalle al pubblico”, l’idea che l’ha conquistata dopo aver vinto uno spettacolo di Kantor) che difficilmente riscontra il favore delle masse.
Eppure la Dante, che pure riempie i teatri, i cui spettacoli ricevono attenzione internazionale da parte della stampa specializzata e non, ha raggiunto un po’ di notorietà mediatica sopratutto grazie all’uscita del suo primo film, Via Castellana Bandiera, presentato al Festival del Cinema di Venezia, dove ha conquistato una Coppa Volpi grazie alla performance muta di Elena Cotta.
La Dante, dopo la prima tappa del Teatro Mercadante di Napoli, è in questi giorni e fino al 9 febbraio al Teatro Palladium con il suo ultimo spettacolo, Le Sorelle Macaluso.
Si tratta di un nuovo esempio della particolare drammaturgia della regista, fondata su una scansione precisa del ritmo – che si estrinseca in una prevalenza dell’istinto sulla razionalità – e sull’utilizzo del dialetto siciliano personalizzato da una serie di variazioni inedite: un teatro sociale, come viene definito dalla Dante, che poco riguarda la politica comunemente intesa e molto la quotidianità, la fatica del vivere, la violenza fisica e psicologica di tutti i giorni.
Serena Barone, Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna, Italia Carroccio, Davide Celona, Marcella Colaianni, Alessandra Fazzino, Daniela Macaluso, Leonarda Saffi e Stephanie Taillandier sono i protagonisti di questa pièce imperniata sulle sette sorelle della famiglia Macaluso, riunite al funerale di una di loro.
Si ricordano e si rinfacciano a vicenda sogni e disperazioni, ma in fondo tra di loro e la defunta – chi è? – non sembra esserci molta differenza. Il confine è labile quando non si è sicuro di essere vivi e quando nessuno ci avvisa di essere morti, come racconta l’aneddoto della Dante:
“Tutto si ispira al racconto che mi fece un amico. Sua nonna, nel delirio della malattia, una notte chiamò la figlia urlando. La figlia corse al suo letto e la madre le chiese: ‘in definitiva io sugnu viva o morta?’ La figlia rispose: ‘viva! Sei viva mamma!’ E la madre beffarda rispose: ’see viva! Avi ca sugnu morta e ‘un mi dicìti niente p’un fàrimi scantàri’. (sì, viva! Io sono morta da un pezzo e voi non me lo dite per non spaventarmi.)“
Queste le prossime date di Le Sorelle Macaluso:
11 – 12 febbraio 20114 Reggio Emilia – Teatro Ariosto
29 aprile – 4 maggio 2014 Torino – Fonderie Teatrali Limone
5 – 18 maggio 2014 Milano – Teatro Piccolo