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Il 25 novembre 1960, le tre sorelle Mirabal furono torturate, violentate e uccise su ordine del dittatore Trujillo. Quell’episodio innescò l’inizio della fine del regime dittatoriale nella Repubblica Dominicana. Le tre donne diventarono simbolo della resistenza femminista, tanto che nel dicembre del 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dichiarò ufficialmente il 25 novembre, giorno dell’omicidio delle sorelle Mirabal, Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne. Ma chi erano le sorelle Mirabal?
Chi erano le sorelle Mirabal: la vita delle “Mariposas”
Il 25 novembre 1960 Minerva e Maria Teresa Mirabal decidono di fare una visita ai loro mariti detenuti in carcere, accompagnate dalla sorella maggiore Patria Mirabal. La visita si rivelerà essere un’imboscata: le tre donne vengono catturare per ordine del dittatore Trujillo, torturate e uccise.
Sin dal loro omicidio, le tre sorelle Mirabal, note come Las Mariposas (le farfalle), sono diventate il simbolo della resistenza femminista, ma anche popolare. Il loro assassinio, infatti, risvegliò le coscienze popolari, portando alla ribellione della Repubblica Domenicana e alla fine della dittatura.
La dittatura di Trujillo e la persecuzione di Minerva
Il dittatore Trujillo era solito mandare i propri agenti nelle campagne del paese, in cerca di giovani donne da rapire e stuprare. Durante uno dei balli organizzati da Trujillo per avvicinare le sue prede, nel mirino del dittatore finì una delle sorelle Mirabal, Minerva. La “farfalla” rifiutò violentemente il dittatore, schiaffeggiandolo pubblicamente.
La resistenza della donna scatenò l’ira del dittatore che si riversò sulla famiglia Mirabal e segnò l’inizio dei suoi guai. Il padre delle sorelle venne incarcerato e torturato e la madre venne tenuta in ostaggio insieme alla ragazza. Madre e figlia sarebbero state liberato solo se Minerva si fosse concessa a Trujillo. Le due donne, tuttavia, riuscirono a fuggire.
Ma la persecuzione della giovane non era ancora finita. Minerva venne bandita dall’università e fu costretta a pronunciare un discorso pubblico di elogio del dittatore.
Il “Movimento 14 giugno” e il sequestro delle sorelle Mirabal
La persistente persecuzione di Minerva, convinse le sorelle Mirabal e i rispettivi mariti a unirsi al “Movimento del 14 Giugno”, un gruppo politico clandestino, composto da guerriglieri anti-dittatoriali.
Quando il governo venne a conoscenza delle intenzioni del Movimento di assassinare Trujillo, Las Mariposas vennero imprigionate, insieme ai mariti. I tre uomini furono trasferiti in una prigione remota, mentre le sorelle Maribal vennero presto liberate, in seguito alle pressioni dei governi internazionali e della Chiesa Cattolica.
Ma l’ira di Trujillo non era stata ancora placata. Il dittatore diede l’ordine ai suoi agenti di organizzare un’imboscata, catturare le tre donne per torturarle e ucciderle. Le donne furono scaraventate fuori dalla loro jeep, percosse, strangolate, violentate e poi gettate da una scogliera, nel tentativo di far sembrare la loro morte un incidente.
L’omicidio simbolo della resistenza popolare
Nonostante i tentativi di depistaggio, nessuno credette all’incidente. L’assassinio delle sorelle Mirabal, risvegliò le coscienze nazionali. Il loro brutale omicidio catalizzò l’indignazione della Repubblica Domenicana che porta nel 1961 all’assassinio di Trujillo e successivamente alla fine della dittatura.
Rafael Leonidas Trujillo, venne assassinato dai capi militari della Repubblica Dominicana, e la sua morte pose fine al regime dittatoriale della Repubblica Dominicana.