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La Lega ha replicato alle accuse di Tommaso Zorzi, dando il via ad un’infinità di insulti omofobi. L’influencer milanese, neanche a dirlo, non ha assistito in silenzio allo squallido teatrino ma ha sganciato una risposta al vetriolo.
La Lega risponde a Tommaso Zorzi
Qualche giorno fa, parlando di Ddl Zan, Tommaso Zorzi si è scagliato contro Matteo Salvini. La Lega Nord ha deciso di replicare via social, utilizzando una frase banale che, però, è bastata per incitare all’odio. A didascalia di una foto dell’influencer milanese all’interno della Casa del GF Vip, si legge:
“Ma quanto è sgradevole questo da 1 a 10?”.
Questa risposta è infantile e poco esaustiva, soprattutto dopo le accuse mirate di Tommaso. Nonostante tutto, è bastata per dare il via ad insulti omofobi rivolti a Zorzi. Se ne leggono un’infinità e le parole utilizzate sono a dir poco imbarazzanti.
Lega: Tommaso Zorzi replica
Davanti a questo squallido teatrino, Tommaso non è riuscito a rimanere in silenzio. Attraverso i suoi canali social, il vincitore del GF Vip 5 ha tuonato:
“Quello che trovo sgradevole (per usare un eufemismo) è la difesa gravissima da parte di Salvini nei confronti dell’assessore Adriatici, senza attendere le indagini e la magistratura (Zorzi si riferisce all’omicidio di Voghera, ndr). E trovo altrettanto sgradevole che uno dei primi partiti (ahimé) d’Italia ha una politica social da far invidia a un tredicenne immaturo qualunque. Per uno che arriva ai comizi con il crocefisso in mano da bravo cattolico osservante, trovo che strida un po’ con il divario tra ciò che professa e ciò che effettivamente fa. Inoltre post come questi sono la conferma degli ideali dell’elettore medio della Lega. Allego quello che mi hanno scritto. E comunque ‘razzista contro gli etero’ è un po’ come ‘omofobo contro i vegani”.
Lega e Tommaso Zorzi: una diatriba inutile
Considerando che la Lega Nord è un partito, dovrebbe avere altri problemi a cui far fronte. Quindi, perché occuparsi del pensiero di Zorzi? In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, segnato da una pandemia mondiale, questa diatriba appare inutile come non mai.