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Vediamo insieme, all’interno di questo articolo, cosa ha detto Chiara Ferragni riguardo la Legge Ferragni.
Il Consiglio dei Ministri ha, nella giornata di ieri, approvato il Ddl Beneficenza, ribattezzato come Legge Ferragni. Sono ben cinque gli articoli pensati al fine di colmare il vuoto normativo, andando così a definire quelle che sono le informazioni che i produttori sono tenuti a dare riguarda la beneficenza, le modalità, i tempi di comunicazione all’Autorità garante per il mercato e la concorrenza e infine le sanzioni a cui si può andare incontro.
Questo decreto arriva dopo il caso pandoro-gate, che ha visto l’influencer e imprenditrice Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata. Ecco cosa ha detto Chiara una volta saputo della Legge Ferragni: “sono lieta che il Governo abbia voluto velocemente riempire un vuoto legislativo. Quanto mi è accaduto mi ha fatto comprendere come sia fondamentale disciplinare con regole chiare le attività di beneficenza abbinate alle iniziative commerciali. Questo dl consente di colmare una lacuna che da una parte impedisce di cadere in errore, ma dall’altra evita il rischio che da ora in poi chiunque voglia fare attività di beneficenza in piena trasparenza desista per la paura di essere accusato di commettere un’attività illecita”.
Come abbiamo appena visto, dopo il caso del pandoro griffato con protagonista Chiara Ferragni, il Consiglio dei Ministri ha approvato la cosiddetta Legge Ferragni, al fine di regolamentare le donazioni e le campagne benefiche di influencer e aziende. Sono previste multe fino a 50mila euro per la violazione del nuovo Ddl Beneficenza, come sottolineato dal ministro per le Imprese Adolfo Urso: “il ddl risponde ai principi di trasparenza che hanno sempre caratterizzato l’azione del nostro governo ed assicurare che l’informazione sia chiara e non ingannevole quando vengono commercializzati prodotti i cui proventi vadano a iniziative solidaristiche.” La Legge Ferragni prevede anche che i produttori riportino sulle confezioni le informazioni quali l’importo destinato alla beneficenza se predeterminato.
Insomma, dopo il caso di Chiara Ferragni, il Governo ha deciso di agire con norme più rigide, al fine di rendere tutto più chiaro e limpido. Queste sono state le parole della premier Giorgia Meloni nel corso di una intervista a Quarta Repubblica al fine di chiarire la propria posizione rispetto a Chiara Ferragni: “Non sono pentita. Mi è dispiaciuto che sia stato letto come uno scontro. Figuriamoci se c’era voglia e interesse a uno scontro con Chiara Ferragni.
Stavo dicendo una cosa in positivo, verso le persone che producono un’eccellenza che noi vediamo attraverso gli influencer e diamo più peso a chi la indossa rispetto a chi la produce. Poi ho fatto un passaggio perché era di cronaca la vicenda del pandoro, ma è la sinistra che si è sbracciata per difendere e ha creato un caso politico, manco avessi attaccato Che Guevara.”
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