Ci sono ottime notizie per Lele Mora che è stato assolto dalla Cassazione.
Una volta tanto quello che negli anni d’oro è stato il manager dei personaggi più popolari dello spettacolo italiano vede la Legge dargli ragione. Questa volta l’accusatore era l’ex tronista Giovanni Conversano. L’ex volto di ‘Uomini e Donne’ è stato rappresentato da Mora per un certo periodo. Ha deciso di denunciarlo, ma la Cassazione ha dato ragione completamente all’ex manager.
Qualche tempo fa l’ex calciatore del reality show ‘Campioni’ ed ex tronista del dating show ‘Uomini e Donne’ Giovanni Conversano aveva avuto da ridire con Lele Mora.
Mora era stato il suo agente durante i tempi d’oro, quando tutti i personaggi dello spettacolo di casa nostra che avevano più successo si facevano rappresentare da lui come agente. All’epoca funzionava tantissimo ed esser parte della sua scuderia significava successo assicurato. Almeno per un certo periodo. La stessa sorte è toccata a Conversano. Le cose tra i due però sono degenerate, finendo addirittura in tribunale.
Nel 2011, entrambi ospiti da Barbara D’Urso a ‘Pomeriggio Cinque‘, Mora e Conversano si sono offesi reciprocamente in maniera piuttosto pesante.
La questione non si è conclusa nello studio televisivo Mediaset, ma è proseguita anche fuori. Conversano ha deciso quindi di querelare Lele Mora e con lui anche Claudio Napoli e Ciro Petrone. Adesso arriva la notizia che tutte le persone che sono state querelate in quella occasione sono state assolte.
Dopo qualche anno, come sempre quando c’è di mezzo la giustizia italiana, è arrivata la decisione della Cassazione in merito alla querela di Giovanni Conversano nei confronti di Lele Mora.
E la ragione è tutta dalla parte di Mora. Le motivazioni sono chiare: “Le dichiarazioni sono state rese in un programma finalizzato a raggiungere il pubblico televisivo interessato solo alle notizie, alla curiosità e al gossip”. La Cassazione ha anche aggiunto che: “la via tracciata da tale tipo di ‘informazione’ è strettamente legata allo share”.
Questo cosa significa? Semplicemente che i toni durante un programma televisivo specializzato nel trash come ‘Pomeriggio Cinque’ sono particolarmente accesi solo per fare ascolti.
E che Conversano ha accettato spontaneamente di partecipare al programma televisivo, sapendo bene a cosa avrebbe potuto andare incontro. Inutile quindi piangere sul latte versato e muoversi legalmente per qualche insinuazione ricevuta in diretta durante un programma così. Fa tutto parte del gioco. Un esperto di programmi tv come Conversano, che ha partecipato a diverse trasmissioni, avrebbe dovuto immaginarselo. Sicuramente non sarà stato felice della decisione presa dalla Cassazione. Ma a questo punto non c’è molto che si possa fare, se non riconoscere che questa volta Lele Mora ha avuto la meglio sull’ex tronista.