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Il genio del Rinascimento Leonardo da Vinci ha segnato la storia dell’arte italiana con i suoi capolavori come “Monna Lisa o la Gioconda” e “L’Ultima cena”.
L’inventore, scienziato e artista Leonardo da Vinci, genio assoluto del Rinascimento italiano, è nato nel piccolo borgo di Vinci (Toscana) il 15 aprile 1452. Figlio illegittimo del notaio Ser Piero da Vinci, il bambino viene però accolto nella casa paterna di buon grado, tanto che molte carte ufficiali del nonno parlano di lui. Già da bambino, Leonardo dimostra le sue capacità nell’ambito artistico: il padre quindi lo porta a Firenze per approfondire i suoi talenti, studiando anche nella prestigiosa bottega del Verrocchio per molti anni.
Nel 1478 finalmente è in grado di aprire una propria bottega a Firenze, anche se con scarso successo: proprio in questo periodo quindi approfondisce anche gli studi matematici e delle scienze naturali. Nel 1482 quindi si offre come ingegnere civile e militare al Duca di Milano, trasferendosi nel capoluogo lombardo. Qui le sue doti ingegneristiche e artistiche fruttano numerosi capolavori: i dipinti La vergine delle rocce; L’Ultima Cena nella chiesa di Santa Maria delle Grazie; La dama con l’ermellino; il monumento equestre a Francesco Sforza.
La potenza francese però incombe su Milano, quindi Leonardo da Vinci è costretto a partire nel 1499. In questo periodo l’inventore si stabilisce in varie città italiane, tra le quali Mantova e Venezia, e ritorna anche nella sua città natale, Firenze. Per un periodo poi Leonardo è stato anche al servizio di Cesare Borgia, figlio del papa Alessandro VI, detto “Il Valentino”. Per lui costruisce e inventa soprattutto macchine militari. In questi anni nasce anche il dipinto più famoso dell’artista, la Gioconda, commissionata dal nobile fiorentino Francesco di Bartolommeo di Zanobi del Giocondo ma poi venduto al re di Francia Francesco I.
Nel 1517 Leonardo da Vinci si stabilisce quindi alla corte francese di quest’ultimo e qui morì due anni dopo, all’età di 67 anni.
Spesso si è parlato, riguardo Leonardo da Vinci, di una sua presunta omosessualità: ciò verrebbe attestata da alcune carte e denunce di sodomia ai danni dell’artista. Molti però ipotizzano che siano solo false accuse, atte a screditare la credibilità del genio fiorentino.
Anche il noto psicanalista austriaco Sigmund Freud scrisse un saggio su Leonardo da Vinci, analizzandone uno scritto che rievocava un ricordo d’infanzia dell’artista: da qui ipotizzò la sua omosessualità.