Libertà femminile: la rivoluzionaria francese additata come prostituta

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Se parliamo di libertà femminile non possiamo non pensare ad Olympe de Gouges.

Chi era questa donna e perché fu additata come prostituta? Semplicemente perché chiedeva maggiori libertà per le donne o perché era un personaggio scomodo in una società prettamente maschile? Scopriamolo insieme.

La battaglia dei sessi nella storia

Guardando indietro nel tempo, si può notare che da sempre si combatte una battaglia biologica ma anche sociale tra uomini e donne. E’ questa certamente una delle lotte più antiche e combattute di sempre.

Essa va avanti basandosi su un principio che prende in considerazione e giudica gli individui in base al loro sesso. Questo principio porta una delle parti in causa a sentirsi superiore o ad attribuirsi un maggior valore rispetto all’altra parte, ad inquadrare questi stessi individui in stereotipi o pregiudizi, in base ad un fattore puramente biologico.

Parlando di battaglia dei sessi non si può non andare col pensiero all’ambito lavorativo: proprio nella storia le donne si sono trovate, spesso se non sempre, in posizioni lavorative svantaggiose rispetto agli uomini.

Ancora più desolante e discriminante, diventa poi la questione se ci si sposta nell’ambito delle istituzioni pubbliche e della politica.

La rivoluzione di Olympe de Gouges

Olympe de Gouges, pseudonimo di Marie Gouze, fu una drammaturga francese, vissuta durante la Rivoluzione Francese. Oppositrice della schiavitù, ma anche sostenitrice dell’uguaglianza sociale e politica dell’uomo e della donna, pubblicò diverse opere riguardo questi temi che tanto le stavano a cuore.

La sua rivoluzione nacque nei principali salotti della borghesia francese, nel pieno della Rivoluzione Francese. Inizialmente a favore della Rivoluzione, iniziò a pubblicare degli scritti in cui proponeva un vasto programma di riforme societarie e sociali; che spaziavano dalla protezione della maternità e dell’infanzia fino alla creazione di seminari nazionali con il fine di assorbire la disoccupazione.

Contro la schiavitù

Si batté anche per l’abolizione della schiavitù ed anzi pubblicò diversi scritti in cui difendeva la dignità e il diritto degli schiavi alla libertà e ad una vita al pari degli uomini liberi.

Sarà proprio nei salotti letterari che iniziò ad avvicinarsi ad idee e posizioni di liberazione della donna dai suoi ruoli stabiliti e dalla sua posizione di forte immobilità sociale e politica.

La lotta per la libertà femminile

Olympe de Gouges fu quindi una donna dotata di molto ardore e di molta passione per le cause in cui credeva, prima fra tutte l’emancipazione della donna e quindi la libertà femminile.

Durante la sua vita fu vittima di pregiudizi, non solo per le posizioni politiche da lei sostenute, ma anche relativamente alla sua carriera di drammaturga, venendo accusata di indicare come suoi testi scritti da altri autori. Dopo la sua esecuzione, in seguito ad una condanna del Tribunale Rivoluzionario come autrice di poster contro la Rivoluzione, sarà additata come una prostituta.

Solo in seguito alla Seconda Guerra Mondiale la figura di Olympe de Gouges uscì dall’aneddoto e dalla caricatura di donna che non era, in seguito a studi e letture pubbliche dei suoi scritti.

Olympe de Gouges divenne così il modello di donna che si batté per la libertà femminile e per l’ottenimento di pari diritti.

In difesa del divorzio

Fu additata come prostituta poiché non si unì in matrimonio, ma anzi abitò con diversi uomini, senza alcun legame burocratico ma solo sentimentale, nel corso della sua vita. Olympe de Gouges sostenne sempre nel corso della sua vita la completa capacità della figura femminile di assumere posizioni di responsabilità allora riservate solo agli uomini.

In tutti i suoi scritti femministi iniziò a chiedere l’ammissione delle donne a tutti i dibattiti politici e sociali pubblici.

Dagli ambiti pubblici della vita femminile, Olympe de Gouges arrivò a trattare anche di argomenti privati: iniziò a battersi per la possibilità di scegliere un matrimonio ed instaurare così il divorzio. Forte della sua posizione di donna non sposata ma convivente, avanzò poi la proposta di un contratto scritto firmato tra concubini come anche la ricerca della paternità e quindi il riconoscimento dei figli nati fuori dal matrimonio.

In questo modo, battendosi sempre e con passione e senza esitazione per le sue idee, Olympe de Gouges portò avanti con fermezza e dedizione la battaglia per la libertà femminile.