Lino Banfi è considerato uno dei protagonisti del cinema italiano degli anni ’70 e ’80, in particolar modo di quel genere ricordato come commedia sexy all’italiana. Ripercorriamo la sua carriera e i suoi successi dagli esordi a oggi.
Chi era Lino Banfi
Lino Banfi, pseudonimo di Pasquale Zagaria (Andria, 9 luglio 1936), è un attore italiano. Cresce con i genitori a Canosi di Puglia, comune in cui i genitori decidono di trasferirsi quando lui ha tre anni. Qui viene cresciuto secondo gli insegnamenti della morale cattolica che lo portano a sperimentare la vita in seminario. Capisce presto che non fa per lui e si dedica al mondo dello spettacolo iniziando a cantare nelle feste di paese per poi dirigersi verso la carriera teatrale con non poche difficoltà.
I numerosi problemi economici e il mancato appoggio da parte della famiglia lo portano ad avvicinarsi agli strozzini da cui si allontana solo una volta trasferito a Milano. Le difficoltà si fanno sentire anche qui quando è costretto a dormire in edifici disabitati o nelle stazioni ferroviarie. Nel 1954 prova ad avvicinarsi al mondo del teatro di varietà dove si distingue grazie ad elementi tipici delle sue zone e la parlata dialettale. L’incontro con Totò lo porta ad abbandonare il nome d’arte di “Lino Zaga” che a dire del primo avrebbe portato sfortuna perchè i cognomi non vanno accorciati.
La carriera di Lino Banfi
Si trasferisce poi a Roma dove inizia a lavorare in televisione nel 1964, più precisamente nel programma di Antonello Falqui “Biblioteca di Studio Uno”. Nel frattempo si avvicina però anche al mondo del cinema con il film “Urlatori alla sbarra” seguito da numerosi progetti di successo come “I due pompieri” e “Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia” che lo porta alla notorietà.
Occorre attendere gli anni settanta e ottanta prima di vederlo diventare una vera e propria icona di quella che è definita la commedia sexy all’italiana. Prende parte a progetti a fianco di nomi noti come Mario Carotenuto, Renzo Montagnani, Ennio Antonelli e molti altri in pellicole note tra cui si ricorda nel 1985 “I pompieri” insieme a Massimo Boldi e Paolo Villaggio.
Lino Banfi dopo il grande successo
Dopo un periodo di conduzione sia in Rai che in Mediaset, prende parte a una serie televisiva dal nome “Un inviato molto speciale”. Si dedica poi nuovamente al teatro e al cinema interpretando anche ruoli drammatici come quello in “Nuda proprietà vendesi”. Tra i suoi progetti più noti però non si può non nominare “Un medico in famiglia”, la famosa fiction da oltre 10 milioni di telespettatori. Partecipa poi ad altre fiction tra cui si ricorda “Il mio amico Babbo Natale” e “Il padre delle spose”.
Nel 2008, a quasi venti anni di distanza dall’ultimo film, prende parte a una nuova pellicola dal titolo “L’allenatore nel pallone 2” seguita da “Un’estate al mare”. Recita poi nel film di Carlo Vanzina “Buona giornata” a fianco di Diego Abatantuono, Vincenzo Salemme, Teresa Mannino e tanti altri. Tra gli ultimi progetti di successo si ricorda inoltre “Quo vado?” insieme al comico Checco Zalone.