Lionel Andrés Messi Cuccitini, Lionel Messi, o più semplicemente Leo Messi, e per i più affezionati “La Pulce”. Tanti nomi per chiamare un solo campione, il calciatore di origine argentina con una storia fatta di talento e riscatti. La vita di Lionel Messi non è stata sempre facile, prima di diventare il campione di oggi ha dovuto affrontare molte difficoltà già dalla sua infanzia. Ma andiamo a scoprire di più sulla sua storia.
Lionel Messi: storia di un campione
Lionel Messi nasce a Rosario, in Argentina, nel 1987. Terzo di quattro figli, non proviene da una famiglia benestante. La madre lavora come donna delle pulizie, mentre il padre è un operaio con la passione per il calcio, che lo porta anche a fare l’allenatore. Il club in cui il giovane Lionel inizia a tirare i primi calci al pallone è infatti il Grandoli, allenato proprio dal padre. Messi sembra avere talento, oltre che la passione, ma all’età di 10 anni gli viene diagnosticato un disturbo che gli impedisce di crescere e gli danno così il soprannome “la Pulga”, la pulce, in spagnolo. Il suo disturbo è causato dalla carenza di somatotropina, un ormone della crescita. Il problema, fortunatamente, sembra reversibile ma la terapia è estremamente costosa. Nessuno inizialmente, tra famiglia e club può permettersi di pagare le cure che lo guarirebbero, garantendogli così di proseguire il suo sogno e farlo diventare una carriera.
È Carles Rexach qualche anno dopo, a dare la possibilità a Messi di rivoluzionare la propria vita. Il direttore sportivo del Barcellona rimane così colpito dal talentuoso ragazzo che convince il padre a firmare un primo contratto. Sono gli anni 2000, Messi è appena tredicenne. Rexach e la Masia, società giovanile del Barcellona, garantiscono per lui tutte le cure necessarie per riprendere la crescita. Ma la consacrazione definitiva nel mondo del calcio per Lionel Messi arriva con Pep Guardiola, nuovo allenatore del Barça che guiderà i campioni della sua squadra in molti successi sia in patria che in Europa.
La sua carriera non è priva di controversie. Infatti Lionel Messi nell’estate del 2020 è finito al centro della cronaca a causa di alcune dichiarazioni arrivate dopo la sconfitta subita dal Bayern Monaco in Champion’s. La Pulce avrebbe infatti espresso la volontà di lasciare il Barcellona. Successivamente però è tornato sui suoi passi rinnovando il contratto con il club. Come lui stesso avrebbe dichiarato, il ripensamento è dovuto al fatto che il Barcellona, comunque, non ha mai smesso di credere nel suo talento.
Lionel Messi: matrimonio e figli
Messi è felicemente sposato con Antonella Roccuzzo, considerata tra le mogli più belle dei calciatori. I due si sono conosciuti in Argentina ancora adolescenti e da allora sono rimasti legati da un filo indissolubile che li ha portati ad essere genitori di tre figli: Thiago, Mateo e Ciro.
È indubbio che Antonella sia fondamentale nella vita del campione. Lei lo supporta in ogni sua impresa e sembra proprio pronta a raggiungerlo in capo al mondo. La loro è una storia d’altri tempi, una favola vera e propria.
Curiosità
Messi ha origini italiane. Il suo trisavolo, Angelo Messi, nacque a Recanati, in provincia di Macerata, per poi emigrare successivamente in Argentina e mettere su famiglia.
Il primo contratto che il padre firmò per conto del figlio, per farlo giocare nel Barcellona, fu su un tovagliolo di un bar. L’allenatore di allora, insieme alla sua società, si fece carico delle spese per la terapia, che non fu facile da affrontare per un Leo Messi appena 13enne. Sbloccare l’ormone della crescita è stato un percorso molto difficoltoso. I muscoli e le ossa infatti crescevano molto velocemente nel suo corpo ancora piccolo e ciò gli causava dolori insopportabili.
Messi ha riscattato la sua infanzia difficile e, al 2020, è il terzo atleta più pagato al mondo. Il suo stipendio conta infatti circa 72 milioni di dollari, senza contare i contratti milionari con vari sponsor, per un patrimonio di circa 400 milioni di dollari, pari a quello della cantante Beyonce, secondo Forbes. Messi ha investito i suoi soldi nel business ed ha creato un brand di moda che porta il suo nome. Considerato un vero e proprio campione, è stato insignito della nomina a cittadino illustre e ambasciatore di Rosario ed è considerato patrimonio storico-sportivo dell’umanità.