Adriano Celentano, sul suo nuovo blog, come primo post, ha scritto un messaggio a Chiambretti minacciando di querelarlo (riassumo brani del suo post).
"Tu, Chiambretti – scrive il Moleggiato – oltre che essere stupido sei anche scorretto. Inganni la gente. Prendi uno che imita la mia voce, gli fai dire delle stronzate senza né capo né coda, badando bene a non dichiarare (ed è qui la tua malafede) che si tratta di un imitatore e non di quello vero che peraltro parlerebbe in tutt'altro modo. E questo l'hai fatto più di una volta. Non ti querelerei, ma sono costretto. Sai quanta gente incontro e mi dice con tono di rimprovero "ma come mai hai telefonato a Chiambretti dicendo tutte quelle ca…te?"
I casi sono due.
O il team di Celentano ha pensato che il miglior modo per far parlare di sè era scrivere questa affermazione su un blog – perchè va tanto di moda e i giornali sicuramente ne avrebbero parlato – oppure Celentano, per non essere da meno rispetto ai colleghi, (Grillo Luttazzi, Fo ecc..) vuole avere anche lui il suo blog e voleva comunicarlo agli italiani (ma anche in questo caso rientriamo nel campo della pubblicità).
Credo comunque che a scrivere sia proprio lui: la punteggiatura lascia un po' a desiderare.
Un attimo però, e se invece non fosse proprio lui ma un bravissimo imitatore della "scrittura adrianeggante"?
E se tra poco partisse una querela anche a quel bravissimo imitatore di "scrittura adrianeggiante" che magari, e sottolineo magari, scrive sul blog di Adriano?
Eddai… è solo pubblicità.
Lo strano caso del blog di Celentano
Pubblicato il 19/01/2006 alle 12:15