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Lo stress è un problema che affligge quotidianamente milioni di persone.
In particolar modo, in questo difficile e lungo periodo dominato dalle preoccupazioni per il Coronavirus, molti ne soffrono. Le reazioni di ognuno di noi a situazioni stancanti e incerte sono diverse, ma molto comune è l’azione di usare il cibo come palliativo. Certo è che lo stress fa ingrassare, a confermarlo, ora, ci ha pensato anche la scienza.
Quando si è sotto pressione oltre alla mente anche il corpo ne risente fortemente: il ritmo sonno-veglia si scombussola, i livelli di zucchero nel sangue si modificano e l’equilibrio ormonale non è più lo stesso.
La reazione istintiva è quella di rifugiarsi nel cosiddetto comfort food, ovvero riversare nel cibo tutta la frustrazione.
Il sonno regola i normali ritmi biologici e una loro alterazione può creare problemi all’equilibrio psico-fisico di una persona. A chiunque è capitato di svegliarsi improvvisamente nel cuore della notte e rimanere sveglio a contemplare il muro o di non riuscire subito ad addormentarsi la sera. Se queste situazioni si protraggono nel tempo possono essere deleterie per il corpo.
È provato che dormire poco e male possa far ingrassare. Mediamente, le ore di sonno necessarie per ricaricare le batterie e ristorarsi variano dalle 7 alle 9 per notte. Chi chiude gli occhi per meno tempo ha più rischio di accumulare centimetri. Dormire poco, inoltre, può portare a una minor produzione di colesterolo “buono”, ovvero quello che aiuta a combattere il colesterolo “cattivo” e a prevenire determinate patologie cardiache.
Gli ormoni dello stress, come il cortisolo e le catecolamine (adrenalina e dopamina ad esempio), provocano un aumento della glicemia nel sangue, un incremento dei battiti cardiaci e un aumento anche della frequenza respiratoria. Il nostro corpo reagisce allo stress come se fosse sotto attacco e di conseguenza rilascia più glucosio nel sangue.
Una condizione di stress cronico porta a un costante aumento della produzione di cortisolo, tra i cui effetti ci sono anche un aumento dell’appetito e la ridistribuzione del grasso corporeo.
Si mangia quindi di più e si trattiene più grasso sull’addome.
Oggigiorno, siamo quotidianamente sottoposti a situazioni stressanti e a ritmi frenetici, ma un livello di stress moderato e gestibile non deve metterci in allarme. Al contrario, eventi traumatici come lutti, separazioni, ricoveri in ospedale possono provocare un aumento della glicemia.
Quando si è stressati, l’istinto porta a consumare junk food, come patatine, hamburger, pizza, bibite gassate.
Questi cibi, se mangiati in quantità superiori a quanto raccomandato, possono portare a vari problemi, tra cui l’aumento di peso. Per prevenire questa situazione è bene riempire il frigorifero di frutta e verdura fresca, in modo da avere a disposizione solo alimenti sani in caso di attacchi di fame. Un piccolo trucco è quello di non fare mai la spesa a stomaco vuoto, ma recarsi al supermercato dopo aver mangiato, in modo da non fare acquisti non necessari.
Stop inoltre a bibite zuccherate e via libera invece ad acqua e tisane senza dolcificanti.
Per quanto riguarda il sonno, si possono mettere in atto alcuni rituali prima di andare a dormire: luci soffuse, candele accese e un bagno rilassante possono distendere corpo e mente. Anche la lettura di un buon libro permette alla mente di staccarsi dai problemi della realtà e immergersi in altri mondi. Per un rituale completo basta poi mettere due gocce di olio essenziale di lavanda sul cuscino per sentirsi coccolati.