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Loredana Bertè, ospite a L’Intervista di Maurizio Costanzo, ha raccontato la sua vita: dall’infanzia, agli amori, passando per l’indimenticabile Mia Martini.
Loredana ha avuto un’infanzia difficile, segnata da un padre violento e da una mamma anaffettiva, ma anche l’età adulta non è stata affatto semplice.
Loredana Bertè è uno spirito libero, una donna che ha avuto una vita piena e intensa e che oggi rispecchia esattamente tutto quello che ha vissuto. Una cantante di successo, con una cultura musicale pazzesca, ma che, per arrivare dov’è oggi, ha dovuto attraversare un vero e proprio calvario.
La donna, ospite a L’Intervista di Maurizio Costanzo, si è raccontata senza peli sulla lingua. La sua infanzia non è stata delle migliori e la sua unica salvezza è stata l’adorata sorella Mia Martini. È con lei che, a tredici anni, decide di andare via di casa. Il papà era un violento e Loredana ammette: “Ho visto mio padre prendere a calci mia madre per farla abortire all’ottavo mese di gravidanza. Era un bastardo, sono contenta che sia morto”.
Di tutta questa situazione però, la cantante non riesce ad incolpare la mamma, definita come “una bambina che non era ancora pronta a fare il genitore”. La Bertè racconta che Mimì era sempre al suo fianco e che è stata proprio lei a salvarla nei momenti peggiori. La donna rivela: “Nelle giornate particolarmente violente, mi portava al luna park per farmi uscire di casa”. Un ricordo che Lory ha voluto celebrare chiamando così il suo nuovo singolo: “Il mio luna park è maledetto, perché è un luogo che mescola amore e odio”.
Con Mia Martini ha deciso di lasciare Bagnara Calabra, ma ammette che si sono trovate a vivere periodi di stenti, in cui era difficile anche solo mangiare. Quelle brutte sensazioni sono oggi lontane, ma anche i periodi dell’età adulta non sono stati semplici.
La vita della Bertè ha finalmente preso una piega giusta, ma prima di arrivare a questo punto, le sofferenze sono state infinite.
Dopo un’infanzia difficile, anche l’età adulta è stata segnata da disastri, emotivi più che fisici. La morte della sorella Mimì, avvenuta nel 1995, l’ha distrutta e, ancora oggi, non riesce a farsene una ragione. Loredana ammette di avere dei rimorsi e che ogni giorno la sente al suo fianco: “Dopo la morte di Mimì non ho elaborato il lutto come si deve, mi sono tenuta tutto dentro. Da sola ho guardato il soffitto ferma immobile per tre anni, e poi ho scritto ‘Luna’.
Mi manca disperatamente. Io ho dei rimorsi… Il più grande è di non averla stretta mai, di non averla mai abbracciata. Non mi interessa che cosa mi avrebbe risposto, però non l’ho fatto”. Lory parla con le lacrime agli occhi e con la consapevolezza di chi sa di aver fatto pace, se così si può dire, con il passato. La Bertè ha trascorso un lungo periodo in un ospedale psichiatrico, ha cercato di guardarsi dentro e, da qualche anno, si è riaffacciata nel mondo della musica.
La sua voce è potente come al solito, così come la sua presenza scenica. La cantante ringrazia Fiorella Mannoia che è stata l’unica a credere ancora in lei, facendosi artefice della sua rinascita.