Lorenzo Cesa, l’uomo che non riconosce i privilegi

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Visto che ieri avevo parlato del povero Cosimo Mele, oggi non posso che dire due parole sulla mente illuminata di Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc.

Ebbene sì, lo ha detto, ha così difeso il suo collega: «La vita del parlamentare è dura se fatta seriamente, ricca di impegni fuori casa, con tanti giorni da solo a Roma. Io vado a letto alle 22.30 la sera per fare fronte alle giornate piene di impegni che si susseguono». 

E poi parte la proposta: «Questa mattina ho incontrato un alto funzionario della Camera che ha sottolineato il gran parlare dei costi della politica.

Invece al parlamentare bisognerebbe dare di più e consentire il ricongiungimento familiare».

Dare di più? Ricongiungimento familiare? R-i-c-o-n-g-i-u-n-g-i-m-e-n-t-ooooo?

Ma questa è una proposta che solo chi non vive con i piedi per terra può pensare. E' la dimostrazione della sopraggiunta inconsapevolezza dei propri privilegi. Oppure l'incapacità di riconoscerli.

Folle, una dichiarazione folle. Ah, per non parlare della farsa del test antidroga programmato per oggi fuori dal Parlamento.

Una proposta che non merita nemmeno due righe di sdegno. Ecco, due righe, appunto. 

Questo quello che scrivevo ieri sull'amico Mele:

Bene, parliamo del deputato Cosimo Mele, uomo a cui piacciono le pere (questa battuta, nemmeno fulminante oltretutto, l'ho letto su un blog: non ricordo quale, se si dovesse far vivo il blogger in questione aggiungo il link).

Più sotto riporto la notizia presa da Repubblica, nel caso ancora non siate a conoscenza dell'accaduto.

Cosimo ha dovuto confessare: è andato con una donzella (o due) che è stata ricoverata per abuso di droga, il suo nome è saltato fuori, ha rassegnato le dimissioni, quest'ultime sono state accettate.

Essendo l'Udc un partito che sbandiera a destra e a manca valori da perbenismo cattolico c'è ben poco da dire sull'accaduto: promuovono la famiglia cattolica (tutta casa e Chiesa), condannano l'uso di qualsiasi droga, reputano gravissimo l'adulterio (con una prostituta poi..), cosa si può dire di più? Solo un Bravo Mele, hai racchiuso tutto questo in una notte.

Però c'è un altro fatto. Perchè sputtanare così una persona sposata? Era veramente necessario?

C'è chi dice sì, visto che dall'alto del Parlamento Mele giocava a fare il "puro di spirito"
e
C'è chi dice no, visto che sono solo fatti personali.

Io? Io non ci sono. Però apprezzo la sua difesa: Non posso non essere un buon padre, un buon marito solo perché dopo cinque, sei giorni fuori casa capita un'occasione


Roba da puri.