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In un suo famosissimo pezzo, Lou Reed invitava a “fare una passeggiata nel lato selvaggio”. Era proprio questo a contraddistinguere la sua musica rock-punk, la ribellione e lo stile abrasivo e dissonante. Il chitarrista e cantautore Lou Reed è stato uno dei più importanti personaggi della musica internazionale degli anni ’60-’70: diventato una vera e propria icona grazie al suo stile e alla sua voce particolare.
Lou Reed
Lewis Allan, detto Lou, Reed nasce a New York il 2 marzo del 1942 da una famiglia di origini ebraiche. Sviluppa fin da ragazzo la passione per la musica e inizia a suonare in varie band studentesche. Un evento traumatico ha scosso la sua vita tranquilla da adolescente. Infatti venne sottoposto ad elettroshock perché ritenuto bisessuale e all’epoca era ritenuta una pratica “curativa” di quello che veniva definito un “disturbo”. Si iscrive poi all’università per studiare giornalismo, regia cinematografica e scrittura creativa e inizia a lavorare in radio.
Nel 1964 Lou Reed diventa compositore su commissione per l’etichetta discografica Pickwick Records. Viene in seguito fondata la storica band dei Velvet Underground insieme al polistrumentista John Cale, il cui primo album che illustra in copertina una banana disegnata da Andy Warhol, viene finanziato proprio da quest’ultimo. La musica e i testi, caratterizzati dalla crudezza della realtà quotidiana newyorkese, influenzarono e anticiparono il movimento punk che sarebbe nato di lì a pochi anni.
Negli anni Settanta inizia la sua carriera da solista, cui famosissimi sono i brani “Perfect day”, diventato anche colonna sonora del celebre film “Trainspotting” e “Walk on the wild side”. Da solista, Lou Reed pubblica numerosi album come quello omonimo nel 1972; poi “Berlin” l’anno dopo fino all’ultimo, “Lulu”, pubblicato nel 2011 in collaborazione con i Metallica.
Nel 2013 Lou Reed è stato sottoposto ad un trapianto di fegato e dopo qualche mese ricoverato d’urgenza per disidratazione. Il 27 ottobre dello stesso anno è stata annunciata la sua morte all’età di 71 anni. Anche negli ultimi momenti però il chitarrista ed ex leader dei Velvet Underground ha dimostrato la sua forza, dichiarando:
Sono più grande e più forte di quanto non lo sia mai stato. Non vedo l’ora di essere su un palco a esibirmi, di scrivere nuove canzoni per entrare in contatto con i vostri cuori, i vostri spiriti e l’universo per ancora tanto tempo.
Vita privata
Secondo alcune biografie, Lou Reed sarebbe stato bisessuale, così come credevano i genitori durante la sua adolescenza. In età matura però Reed si è legato a Laurie Anderson, musicista anche lei e performer artist, smentendo la sua immagine di icona anticonvenzionale. Nel 2008 i due si sono persino sposati dopo anni e anni di vita insieme. Alla sua morte, Laurie ha scritto una toccante lettera dedicata al marito, della quale uno stralcio dice:
Al momento, non posso che essere piena di gioia e sono così orgogliosa del modo in cui ha vissuto e in cui è morto, della sua incredibile potenza e grazia. Sono sicura che verrà a trovarmi in sogno e sembrerà ancora vivo. E all’improvviso sono qui in piedi da sola incantata e piena di gratitudine.