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“Piccole donne” è un grandissimo classico della letteratura statunitense.
Un romanzo ironico, intimo e romantico riadattato anche in numerose versioni cinematografiche che hanno visto nei panni delle giovani sorelle attrici come Winona Ryder, Kyrsten Dunst, ma anche Emma Watson e Saoirse Ronan. Scopriamo quindi la storia di Louisa May Alcott, autrice di questa bellissima storia.
Louisa May Alcott, nata a Germantown il 29 novembre 1832 è stata una scrittrice statunitense. Cresce nella cittadina fondata dal movimento religioso della Società delgi Amici insieme al padre filosofo Amos Bronson Alcott e la madre attivista Abby May.
Insieme a loro ci sono anche le tre sorelle Anna, Elizabeth ed Abigail che si rivelano fondamentali per la sua esperienza come autrice.
Nel 1838 la famiglia si trasferisce nella città di Boston e qui il padre fonda una scuola sperimentale e partecipa insieme ad Henry David Thoreau e Ralph Waldo Emerson al club trascendentalista. Due anni dopo iniziano una nuova vita nel Massachussets dove vivono in una comunità agricola nominata “Utopian Fruitlands” che precede il soggiorno definitivo a Concord.
Nel corso della sua infanzia segnata da traslochi, Louisa riceve un’educazione in casa da diversi insegnanti amici di famiglia che le trasmettono un forte amore per la conoscenza. Una serie di condizioni economiche difficili la portano a dover lavorare fin da giovanissima, destreggiandosi quindi tra lezioni private, lavori di sartoria o cura dei bambini come governante.
In questi anni si avvicina alla scrittura iniziando a lavorare a “Flower Fables” un libro di fiabe pubblicato nel 1849.
Non manca in questi anni l’attenzione verso chi è in difficoltà, provata dalla rete “Underground Railroad” creata da lei e la famiglia per aiutare gli schiavi neri a fuggire.
Cresce con ideali femministi, alimentati da letture importanti come la “Dichiarazione dei Sentimenti”. Sposa cause quali il suffraggio universale esteso alle donne e l’estensione di cariche scolastiche al genere femminile. Nel corso degli anni vengono meno ottimismo e speranza, soffocati da sentimenti bui che la portano a valutare il suicidio.
La morte della sorella minore e il matrimonio della maggiore la portano a vivere un forte senso di solitudine.
Nel corso della sua vita Louisa si dedica gradualmente alla scrittura con raccolte di racconti ma anche collaborazioni con giornali.
Quando scoppia la guerra di secessione americana si dedica ai pazienti dell’Union Hospital di Georgetown come infermiera e qui scrive una serie di lettere che vengono raccolte nella pubblicazione nominata “Hospital Sketches”.
Dalle recensioni positive nasce la volontà di continuare a scrivere e così nasce “Moods”, romanzo del 1864 che racconta alcune delle sue esperienze di vita. Dopo un periodo passato a scrivere sotto pseudonimo Louisa torna a scrivere libri per bambini a romanzi per adulti.
Ottiene grandissimo successo nel 1868 quando viene pubblicato il primo libro della trilogia “Piccole donne”, un racconto che si ispira molto ad episodi della sua vita.