Morto Andrea Camilleri, Luca Zingaretti: “Speravo aprissi gli occhi”

Morto Andrea Camilleri, arriva il messaggio dolceamaro di uno dei suoi più cari amici e allievi: Luca Zingaretti ricorda il Maestro.

Morto Andrea Camilleri dopo settimane di ricovero in ospedale. Luca Zingaretti, che per anni ha vestito sul piccolo schermo il personaggio del Commissario Montalbano ha ricordato lo scrittore con un lunghissimo post su Instagram: emerge non soltanto il dolore per una grande perdita nel mondo della cultura e dell’arte italiana, ma anche quello, molto più grande, per la scomparsa di una figura importante e memorabile, di un amico sincero e leale.

In ricordo di Andrea Camilleri

Il cuore di Andrea Camilleri, novantatré anni, ha smesso di battere stamattina dopo un mese trascorso nell’ospedale Santo Spirito. Proprio problemi cardiaci sempre più gravi avevano costretto lo scrittore al ricovero d’urgenza e, fin dal primo momento i medici avevano lasciato intuire che l’anziano ma agguerritissimo Camilleri verteva in condizioni sempre più critiche.

A leggere con apprensione ogni volta che gli era possibile i bollettini che i medici del Santo Spirito diramavano sulle condizioni del suo maestro, amico e in qualche modo padre spirituale era Luca Zingaretti. Il protagonista della lunga e fortunatissima serie televisiva nata dai romanzi di Andrea Camilleri ha dedicato un lunghissimo e commovente messaggio alla morte dello scrittore, che ha lasciato dietro di sé un vuoto incolmabile.

E alla fine mi hai spiazzato ancora una volta e ci hai lasciato. Nonostante le notizie sempre più tragiche, ho sperato fino all’ultimo che aprissi gli occhi e ci apostrofassi con una delle tue frasi, tutte da ascoltare, tutte da conservare.
E invece è arrivato il momento di ricordare. Di cercare le parole per spiegare chi sarà per sempre per me Andrea Camilleri. Un Maestro prima di tutto, un uomo fedele al suo pensiero sempre leale, sempre dalla parte della verità che ha raccontato tutti noi e il nostro paese.

Luca Zingaretti e Andrea Camilleri

L’attore e il romanziere hanno passato fianco a fianco così tanti anni, si conoscevano così profondamente da dare l’impressione a Luca Zingaretti, che Andrea Camilleri avesse potere anche sulla sua vita di uomo e non solo su quella del suo personaggio:

Ma soprattutto mancherai a me perché in tutti questi anni meravigliosi in cui ho incrociato la mia vita con quella del commissario, mi sei stato amico. Ho avuto la strana sensazione che bastasse un tuo tratto di penna a cambiare la mia vita.
Ho vissuto accanto a te, nel tuo mondo, quello che avevi creato, quello che ti apparteneva perché uno scrittore non può che riportare se stesso nelle cose che scrive.

“Montalbano sono”

Se la statura artistica di Andrea Camilleri è riconosciuta da tutta l’Italia intellettuale, non sono molti i fortunati che possono dire di aver incrociato con il Maestro la propria vita reale e di aver compiuto grazie a lui un profondo percorso di crescita personale.

Nelle ultime parole dedicate al suo amico e al suo scrittore, Luca Zingaretti ha voluto ringraziare Camilleri per avergli insegnato valori e virtù che oggi come oggi sono merce sempre più rara. Gli insegnamenti del maestro arrivarono fin dal tempo dell’accademia di recitazione, quando il grande scrittore era in grado di mettersi allo stesso livello dei suoi allievi.

Volerti bene già sapevo farlo dai tempi dell’accademia, quando non ci trattavi da allievi, ma piuttosto da colleghi. Ho imparato che il valore delle persone non c’entra nulla con quello che guadagnano, con le posizioni che ricoprono, con i titoli che adornano il loro cognome: le persone si valutano per quello che sono.
Adesso te ne vai e mi lasci con un senso incolmabile di vuoto, ma so che ogni volta che dirò, anche da solo, nella mia testa, “Montalbano sono!” dovunque te ne sia andato sorriderai sornione, magari fumandoti una sigaretta e facendomi l’occhiolino in segno di intesa, come l’ultima volta che ci siamo visti a Siracusa.
Addio maestro e amico, la terra ti sia lieve! Tuo Luca


Scritto da Olga Luce

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