Argomenti trattati
Luciano Ligabue ha rilasciato un’intervista molto intima al Corriere della Sera. Ha parlato di molti aspetti della sua vita, compreso il dolore per la perdita del secondo figlio, nato dopo la primogenita Linda. Il bambino è sepolto in una zona del cimitero denominata degli Angeli.
Luciano Ligabue: il dolore per la morte del figlio
Intervistato dal Corriere della Sera, Luciano Ligabue si è raccontato a cuore aperto. Si parte dalla famiglia d’origine e dalla sua infanzia, che l’ha visto rischiare la vita per due volte: a causa della peritonite a un anno e mezzo e per un’operazione sbagliata alle tonsille a cinque anni. Fortunatamente tutto è andato per il meglio e lui è diventato un grande cantante, apprezzato in ogni angolo d’Italia. Luciano ha parlato anche del dolore che lui e la moglie Barbara hanno provato quando è morto il figlio. Avevano già avuto la primogenita Linda e quando hanno scoperto di essere di nuovo in dolce attesa sono stati felici come non mai. Alla nascita, però, il cuoricino del bimbo ha smesso di battere.
Le parole di Luciano Ligabue
Ligabue ha raccontato:
“Ce lo fecero vedere. Me lo ritrovai in mano: un affarino di un chilo. Aveva i tratti della mamma. La voce di bambina della Barbara disse: è perfetto. L’ho fatto seppellire in un cimitero che ha un angolo chiamato degli angeli. (…) All’inizio la Barbara ci andava tutti i giorni. Si sentiva come se il suo corpo fosse diventato marcio, incapace di dare la vita… Un pensiero ingiusto, ma il suo ‘sentire’ la faceva stare così. Solo chi ci è passato lo capisce”.
Un dolore enorme, che ha segnato la vita di Luciano e della moglie Barbara. Di questo periodo difficile e di tante altre cose, il cantante ne parla nella sua biografia intitolata Una storia.
La rivalità con Vasco Rossi
Nella sua vita, un’altra faccenda le ha procurato sofferenza, anche se non paragonabile alla morte del figlio. Stiamo parlando delle voci sulla presunta rivalità con Vasco Rossi. Ligabue ha dichiarato:
“E’ una storia da cui mi è venuta una grande sofferenza. Ma nulla e nessuno riusciranno a farmi diventare antipatico Vasco Rossi. L’ho sempre rispettato, e lo rispetterò sempre”.