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Il mitico Luciano Ligabue siamo abituati a vederlo esibirsi sul palco con una grinta pazzesca. A vederlo così, nessuno immaginerebbe che sotto quella corazza da guerriero, si nasconde un uomo che ha sofferto molto per la perdita di tre figli. Un dolore straziante, che è riuscito ad affrontare grazie all’aiuto della sua musica e alla presenza dei suoi tre angeli custodi.
Il dolore di Luciano Ligabue
Luciano Ligabue è uno dei grandi nomi della musica italiana. Un uomo che, nonostante l’età, mantiene ancora il fascino del bello e dannato. Impossibile trovare qualcuno che non abbia ascoltato, anche solo una volta, una delle sue canzoni. Il cantante però, dietro questa sua corazza di uomo duro, nasconde un cuore che ha sofferto molto. Il Liga ha perso tre figli e il dolore provato non lo abbandona mai. Luciano ha altri due figli, Lorenzo Lenny e Linda. Il primo nato dall’unione con la prima moglie Donatella Messori e la seconda nata dall’amore con Barbara Pozzo. È proprio con quest’ultima che, nel 2012, ha perso il suo terzo figlio. In un’intervista a Vanity Fair, Luciano racconta: “La mia compagna ha perso un bambino. Era incinta al sesto mese e, quando si arriva a quel punto, non si può fare altro che partorirlo e poi seppellirlo. È stato un periodo duro”. Il dolore che si prova in queste circostanze è difficile da spiegare e solo chi lo ha vissuto sa cosa intende il cantante. Del lutto perinatale purtroppo si parla molto poco, ma questa morte viene vissuta dai genitori al pari delle altre. Negli ultimi anni sono molte le associazioni nate a supporto delle famiglie, una di queste è la Ciao Lapo Onlus che offre ai genitori un valido sostegno prima e dopo il lutto. Ligabue ammette: “Un lutto che non trova casa. Nessuno lo considera un vero lutto ed invece è un dolore che ti segna per sempre”. Il cantante ha ragione e la sensibilizzazione di questo tema è davvero importante, perché, da una delle ultime ricerche, si evidenzia che in Italia muoiono ogni giorno 6 bambini, di cui 3 in periodo perinatale, cioè tra le 22 settimane di gestazione e i primi 7 giorni di vita.
La forza di Luciano Ligabue
Luciano, in una ospitata da Fabio Fazio, ha raccontato che colleghi e fan sono sempre stati molto importanti nella gestione del suo dolore. Ligabue racconta: “Dopo la nascita di un figlio che muore subito dopo, il giorno dopo c’è questo concerto che è il suo primo concerto voce e chitarra, la condizione più nuda in cui uno si può esibire. Al di là del fatto che questo è un po’ il racconto di qualcosa che si è sentito, il famoso the show must go on, quello che volevo dire è che è vero. Questa esperienza l’ho vissuta veramente, so cosa vuol dire quell’appuntamento lì, con loro, e so il beneficio che ne ho ricavato. Ero terrorizzato, a pezzi, non ero assolutamente in grado di tenere un concerto e mi sono appoggiato su di loro”. La forza di Luciano è la stessa di tanti genitori che ogni giorno si trovano ad affrontare queste brutte fatalità della vita. Nessun bambino dovrebbe morire, mai, non è naturale. Il cantante ammette: “È crudele che, quando uno deve vivere un momento suo, sia in qualche modo costretto a pensare di allietare altri animi, ma è anche vero che riesce a beneficiare di quell’effetto immediatamente”. I fan, anche se talvolta possono essere invadenti, rappresentano una vera e propria ancora di salvezza. Almeno questo è quello che sono stati e sono per Luciano Ligabue.