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Ludwig van Beethoven ha fatto la storia della musica classica con le sue composizioni e pensare che sia riuscito per un momento della sua vita a scrivere anche in assenza dell’udito è strabiliante.
Ludwig van Beethoven (Bonn, 16 dicembre 1770– Vienna, 26 marzo 1827) è stato un compositore, pianista e direttore d’orchestra tedesco. Cresce in un ambiente culturale e familiare difficile con padre cantante ubriacone e quindi in difficoltà economica. Inoltre nel vedere le potenzialità del figlio prova a fare di tutto perché gli porti gli stessi guadagni e la stessa fama di Mozart.
All’età di nove anni intraprende gli studi musicali con un organista di corte che lo porta a 14 anni è già organista della Cappella del principe. Poi nel 1792 lascia Bonn e va a Vienna dove si ferma per il resto della sua vita amando il fermento culturale.
Dal punto di vista musicale le sue opere sono influenzate dai classici ma è evidente il suo bisogno di lasciare noti più personali e moderne.
I primi ascoltatori sono specialmente i nobili del tempo che combattono tra loro per avere l’esclusiva della sua presenza. Considerato il momento storico la sua figura è audace e rivoluzionaria perché scrive musica seguendo la sua forma espressiva e non per commissioni.
Arriva ad un certo punto della sua gioventù un grave problema uditivo che lo porta a gravi crisi depressive. Grazie alle sue passeggiate in campagna riesce a riguadagnarsi momenti di pace ma il senso di solitudine lo condanna. Per comunicare infatti con gli altri usa per il resto della sua vita quelli che lui chiama “quaderni di conversazione” in cui lascia tracce scritte.
Il 7 maggio 1824 nella sua amata città Beethoven appare al pubblico con “Nona Sinfonia”.
Una volta terminata la magia il pubblico esplode in un forte applauso che conferma l’amore provato per l’artista. In questo episodio per via della sua malattia non realizza la gioia del pubblico finché non volta le spalle e realizza l’importanza dell’opera partorita.
Ad un certo punto il giovane compositore contrae una forte polmonite durante un viaggio che lo condanna a diversi mesi di malattia. A ciò si aggiunge una cirrosi epatica che arriva a porre fine definitivamente alla vita del grande compositore.
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