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Luigi Pirandello è considerato dalla critica il drammaturgo italiano più importante, premio Nobel per la letteratura per il suo contributo nell’arte drammatica e teatrale.
Luigi Pirandello
Nacque il 28 giugno 1867 ad Agrigento, fin da piccolo mostrò una particolare passione per la letteratura, pubblicando a soli undici anni la sua prima opera “Barbaro”, andata perduta. Diplomato in studi classici, si iscrisse all’università di filologia romanza a Palermo. Si laureò nel 1891, a Bonn, importante centro culturale, entrando in contatto con importanti intellettuali del periodo, tra cui Hermann Usener.
Pirandello ottenne, il 1897, la cattedra di stilistica in una scuola femminile, ricoprendo il ruolo fino al 1922. In questi anni, per far fronte anche a problemi finanziari, lo scrittore diede lezioni private di italiano e tedesco. Dopo la pubblicazione di diverse opere senza successo, il 1904 pubblicò “Il fu Mattia Pascal“, ottenendo approvazioni dal pubblico, ma non dalla critica.
Il vero successo di Luigi Pirandello arrivò nel 1922 quando si dedicò completamente al teatro, chiamato “teatro dello specchio”, in cui lo scrittore rappresenta una realtà cruda della situazione sociale italiana, per spingere il pubblico a migliorarsi. Tra gli anni ’20 e gli anni ’30 Pirandello elaborò opere teatrali di successo, tra cui “Sei personaggi in cerca d’autore”, “Così è (se vi pare)” e “Sogno, ma forse no”. Durante il 1925 fondò la Compagna del Teatro d’Arte di Roma, e in questo periodo le sue opere ottennero successo anche a livello mondiale, venendo rappresentate anche a Broadway. Luigi Pirandello fu il drammaturgo di maggior fama mondiale, ottenendo nel 1934 il premio Nobel per la letteratura. Contemporaneamente all’attività teatrale continuò la sua carriera come scrittore, pubblicando un altro romanzo di successo “Uno, nessuno e centomila“.
Luigi Pirandello morì il 10 dicembre 1936 a 69 anni, in seguito ad una polmonite che peggiorò le sue condizioni di salute, precedentemente aggravate da due infarti.
Vita privata
Durante gli studi a Bonn, il 1890 conobbe Jenny Schulz-Lander, con cui iniziò una convivenza. Nel 1894, sposò Maria Antonietta Portulano, figlia di un ricco socio del padre dello scrittore, ad Agrigento. I due non si erano mai incontrati, il matrimonio fu combinato per volere delle famiglie che vedevano nell’unione un’opportunità di ricchezza. La coppia ha avuto tre figli: Stefano, Rosalia e Fausto.
Il matrimonio con Maria Antonietta iniziò a sgretolarsi quando la malattia mentale della moglie, comparsa dopo la perdita della dote, si aggravò causando crisi isteriche e gelosia. Pirandello dovette ricoverarla in un ospedale psichiatrico nel 1919. In seguito alla separazione Luigi Pirandello non si sposò più.
Curiosità
Pirandello, prima di iniziare gli studi classici al liceo, ricevette un’istruzione privata. Per un breve periodo lavorò con il padre nel commercio dello zolfo, entrando in contatto con il mondo degli operai. Da ragazzo era molto devoto alla chiesa cattolica. Lo scrittore era molto superstizioso e credeva nell’esistenza degli spiriti, arrivando anche a praticare sedute spiritiche. Aderì nel dopoguerra al fascismo, iscrivendosi nel 1924 al Partito Nazionale Fascista,anche se le sue opere non rispecchiarono a pieno l’arte fascista, venendo spesso censurato dalla critica fascista.