Oggi Blob compie 18 anni!
Ideato da Marco Giusti ed Enrico Ghezzi, ha debuttato il 17 aprile 1989 sulla Raitre diretta dal critico letterario Angelo Guglielmi, padre della Tv verità italiana.
Blob è un grande format "mimetico" creato in casa Rai che "ingoia" i telespettatori perchè ne riproduce un comportamento tipico.
Lo ingoia esattamente come il fluido gelatinoso e viscido dell'omonimo film ingoia chi gli capita a tiro.
E' basato infatti su un'idea molto semplice: imitare, e nobilitare, il banale zapping che ogni telespettatore ingaggia con il proprio telecomando nei momenti di noia, generando un testo ricco di allusioni.
Il coinvolgimento diventa così totale, perché ognuno di noi si sente autore e regista di questo montaggio "casuale" -ma solo in apparenza!- che si snoda all'insegna della sorpresa.
E proprio l'elemento di sorpresa continua in Blob è analizzato dal prof. Daniele Barbieri in un Pdf che si può leggere per intero nella Guida per autori di Tv e Media di questo blog (questo il link diretto al documento completo)
Scrive Barbieri:
"L'intera struttura ritmica di Blob è giocata quasi su un'unica componente: la sorpresa, modulata in un piccolo numero di modi".
"La sorpresa può riguardare infatti il contenuto dello spezzone, che mostra chiaramente situazioni televisive inconsuete, spettacolari o semplicemente imbarazzanti; oppure può riguardare il taglio di montaggio, che tronca improvvisamente una scena, per passare a un'altra affatto diversa; oppure può riguardare l'accostamento di montaggio, con cui si costruiscono muti commenti attraverso il semplice avvicinamento testuale".
"Una forma più particolare della sorpresa è data dall'iterazione eccessiva, o tormentone: uno spezzone (o un tema) sulla cui significatività (di solito nel campo
del ridicolo o del grottesco) si vuole insistere viene riproposto numerose volte nel corso della trasmissione, come un improvvisato ritornello".
"Anche un ritorno può essere naturalmente qualcosa di inatteso, ma quando si ripete più volte può iniziare a essere atteso, determinando aspettative e modulazioni tensive".
"Il Blob quotidiano fa un uso relativamente scarso di questa tecnica, che si trova usata con maggiore intensità nei Blob speciali, evidentemente realizzati con più cura e un tempo maggiore a disposizione".
"Ove attraverso la ripetizione si riescano a ingenerare aspettative nello spettatore, l'andamento ritmico-tensivo di Blob si avvicina a quello della musica colta, che gioca sulla generazione di aspettative e tensioni nell'ascoltatore e su vari modi di risolvere tali aspettative. Alla base dell'andamento ritmico di Blob, il ritmo rapido della continua sorpresa viene rotto occasionalmente con spezzoni di durata incongruamente maggiore".
"In questo contesto in cui, poiché nulla è tematizzato, tutto può essere significativo, queste cadute di ritmo improvvise appaiono però come il loro
opposto, ovvero momenti cui il cambiamento di ritmo conferisce un particolare rilievo, e le rende punte ritmiche".
"Il ritmo di base, di primo livello, costituisce cioè un'uniformità la cui rottura crea sorpresa, e la sorpresa è ragione a sua volta del determinarsi di una punta ritmica. Questa punta è, se vogliamo, di secondo livello – ma l'effetto ritmico complessivo non risente molto di una differenziazione tra livelli, specialmente se si tratta sempre di rilievi dovuti allo stesso genere di matrice ritmica: la sorpresa".
Buon compleanno a Blob, ed auguri a chi è sopravvissuto!
Il sito ufficiale di BlobIl sito di Rai Tre di Blob