Ma cos’Š il trash?

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Nei commenti al mio post su Distraction è sorto un interessante scambio di opinioni sul significato della parola trash.

Pubblico la mia teoria e invito tutti i blogger che sono interessati all'argomento a partecipare ad un esperimento di cross-posting. In calce al post aggiornerò la lista con i link ai blog che partecipano alla discussione (avvertitemi inserendo il permalink del vostro post nei commenti o trackbackando).
Ovviamente anche i lettori sono invitati al dibattito.
 
Quando parlo di "trash" intendo un miscuglio sociale, culturale e comunicativo che punta alla banalizzazione dell'evento, della persona, dell'oggetto o del fine.

La tv, non essendo in grado di offrire talento e alti valori, mira alla volgarità del quotidiano. E il quotidiano vive di innumerevoli sfumature, così come il trash televisivo.
Non si può racchiudere un fenomeno come questo dentro precisi confini, si deve piuttosto lasciare che un concetto così generico possa abbracciare le sue diverse forme d'espressione.
Ecco perchè – per il caso della tv – il trash non può essere considerato solo "L'emulazione fallita di un modello alto".

Questa è solo una delle sue possibili definizioni; rimango piuttosto dell'idea che tutto ciò che ha a che fare con il concetto di "robaccia, rifiuti, sciocchezze" (vera origine della parola) possa rientrare nei canoni del trash.
E' un fenomeno in continua evoluzione, che si basa su una comunicazione ormai satura che, faticando a trovare nuovi sbocchi, si reinventa sotto mille forme: compresa quella di Distraction.
Mi viene in mente la parola reality applicata alla tv, che poteva avere un senso nel caso di reclusi ripresi nella quotidianità da apparecchi elettronici, ma ora è usata anche per trasmissioni con "vip" che vivono su un'isola circondati da cameraman e set cinematografici.

E' vero che Distraction si autodefinisce trash per colpire il pubblico e attrarre telespettatori, ma dire che è semplicemente "brutto" vuol dire evitare di classificarlo.
Per intenderci meglio non giustifico la distinzione tra trash puro, consapevole ed emulativo: il risultato è univoco (in tv, sia ben chiaro, perchè in letteratura il discorso è differente).

Partecipano (in continuo aggiornamento): Tvblog – Achille – tell a vision – Gasolina – Limonta – Teleevisioni – Format – Videosfera