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Qualche ora fa, Giancarlo Magalli ha annunciato via Facebook che la battaglia legale con Adriana Volpe si è conclusa con una semplice multa che non pagherà.
Secondo l’opinionista del GF Vip, però, non è questa la realtà dei fatti: il conduttore è stato “condannato per diffamazione aggravata“.
La battaglia legale tra Giancarlo Magalli e Adriana Volpe non è affatto finita. Mentre il conduttore sostiene di aver ricevuto dal giudice “una multa (che non devo nemmeno pagare), una provvisionale (che non devo pagare) e le spese legali (che pagherò)“, l’opinionista del GF Vip 6 ha una versione dei fatti del tutto diversa.
Via social, Adriana ha tuonato:
“Caro Magalli, ieri il tribunale di Milano ti ha condannato per il reato di diffamazione aggravata. All’uscita invece di chiedermi scusa sei corso fuori a scrivere un post su Facebook tentando di distorcere e sminuire questa sentenza che invece ha una portata e peso straordinari”.
Lo sfogo della Volpe, ovviamente, non è finito qui. Adriana prosegue sottolineando che, ancora una volta, Giancarlo ha scritto “cose false e come sempre screditanti“.
L’opinionista del GF Vip ha dichiarato:
“I giornali leggendo il tuo post hanno subito riportato titoli come ‘Magalli deve pagare solo una multa’, ‘Sono stato multato’. NO GIANCARLO, SEI STATO CONDANNATO! Giancarlo con le tue azioni hai cambiato il corso della mia vita lavorativa ma forse non sai che sei riuscito a tirare fuori una forza che neppure io sapevo di avere, l’ho tirata fuori per rispondere ai tuoi insulti, alle gravi allusioni e alle cattiverie gratuite che hai detto e scritto. È una battaglia che ho fatto per me, per mia figlia e per tutte le donne che sono vittime di soprusi e angherie sul lavoro”.
Magalli, quindi, non dovrà solo pagare una multa, ma è stato condannato per diffamazione aggravata.
Adriana ha concluso:
“Pagherai un mio risarcimento di 25 mila €, ti ricordo è una provvisionale che va pagata perché è immediatamente esecutiva. Dovrai risarcire tutte le spese legali. Dovrai liquidarmi ulteriori danni che verranno quantificati dal giudice civile. (…) Sappi che i soldi che riceverò li verserò ad un’associazione che tutela le donne vittime di violenza perché questa è una battaglia che ho fatto non per i tuoi soldi ma per avere giustizia, per avere una sentenza che aiuti a combattere antichi retaggi legati alle donne che ancora oggi sono duri a morire, e spero che questa sentenza incoraggi tutte le donne che si sono trovate nella mia condizione a reagire e denunciare”.
La Volpe, infine, si augura che la Rai faccia qualcosa, al fine di tutelare la sua immagine di Tv pubblica.