Il make-up può diventare un vero e proprio potere: parola di Roberta Scagnolari, make-up artist e beauty influencer.
In situazioni molto delicate, soprattutto quando sono in corso malattie terribili come il cancro, il trucco diventa un motivo per sorridere e tornare a vedersi belle.
Il trucco fa parte della quotidianità di quasi tutte le donne. C’è chi non esce mai di casa senza un make-up in stile red carpet, chi utilizza solo il mascara e chi riproduce sul suo volto maschere carnascialesche.
Ci trucchiamo per sentirci più belle, questo non possiamo negarlo, ma non è solo una mera questione di vanità.
Roberta Scagnolari, make-up artist e beauty influencer, ha da poco pubblicato un libro intitolato “Make-up terapia – Il trucco che fa bene all’anima”. Intervistata da Vanity Fair, ha spiegato com’è nata in lei la passione per il trucco e come l’ha trasformata in un potente ‘strumento’ destinato alle donne in difficoltà.
Roberta ha raccontato: “Quando ho intrapreso questo lavoro sentivo che truccare le celebrities e le modelle nei backstage delle sfilate non fosse abbastanza per me, così ho iniziato a collaborare con le farmacie, dove l’approccio delle clienti ai prodotti era quasi sempre in funzione del superamento di una problematica estetica generatrice di disagi psicologici. Ascoltare i loro bisogni e le insicurezze e vederle felici una volta risolta o migliorata la situazione iniziale è stata per me una tale soddisfazione che ho deciso che la mia strada sarebbe stata quella: aiutare le donne ad essere più consapevoli delle proprie potenzialità, partendo dal maquillage”.
È proprio questo che fa la make-up terapia: aiuta le donne a ritrovare la bellezza esteriore e a far riemergere quella interiore.
Associare il make-up a malattie terribili come il cancro può, all’apparenza, apparire come un qualcosa di estremamente superficiale. Eppure non è così. Roberta è impegnata da diversi anni in progetti di cura della bellezza rivolti a donne in fase di recupero da traumi fisici o psicologici.
È proprio sul campo, che la Scagnolari ha ‘testato’ la sua teoria.
Nel libro “Make-up terapia – Il trucco che fa bene all’anima”, la truccatrice racconta la storia di 8 donne che grazie a mascara & Co sono riuscite ad affrontare tanti mostri: anoressia, vitiligine, mobbing, divorzio, dolori di persone care e cancro. Ad ogni ‘vicenda’, l’autrice ha affiancato non solo i suoi consigli da make-up artist ma anche quelli della dermatologa Federica Osti e della psicologa Gaia Vicenzi.
Roberta ha raccontato: “La mia esperienza con le pazienti oncologiche è iniziata alcuni anni fa insieme all’associazione ‘La forza e il sorriso’ con la quale faccio volontariato negli ospedali italiani. Se pur accumunate dallo stesso dolore, ogni donna in terapia ha con me un approccio diverso: c’è chi si dimostra fin da subito entusiasta, chi scettica e chi arrabbiata nera e convinta di perdere tempo perché non essendosi mai truccata prima non capisce il senso di farlo in una fase della vita in cui fatichi persino a guardarti allo specchio.
La sfida però è proprio quella: convincerla che ne valga la pena. Quasi sempre ci riesco ed è bellissimo vedere come, da una iniziale diffidenza, si passi al sorriso generato da un semplice velo di blush o da smokey eyes”.
Roberta ha spiegato che, solitamente, gli occhi sono la parte ‘debole’ di quante affrontano il cancro, mentre le donne che lottano contro l’anoressia non amano la propria bocca. La make-up terapia, converrete con me, non ha nulla a che fare con la mera vanità, ma è qualcosa che va ben oltre.
Una ‘cura’ che andrebbe inserita in ogni ospedale perché tutte le donne hanno diritto di tornare a splendere, anche a piccoli passi.