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Mamma conserva la placenta dopo la nascita del secondo bambino e a tre anni di distanza la utilizza per preparare dolci natalizi e decorazioni per l’albero.
Ha 29 anni ed è americana la madre che, prendendo spunto da celebri mamme VIP, ha deciso di integrare la placenta sminuzzata negli ingredienti abituali dei suoi manicaretti e nei materiali per il fai da te. Una storia che ha dell’incredibile e che non è molto distante da quelle che hanno come protagoniste mamme italiane giovani e meno giovani.
Placenta come ingrediente alimentare
La placenta non è fatta per essere ingerita. Sembra una banale ovvietà, ma a quanto pare questa affermazione non è affatto scontata per Jordan Harrison, mamma statunitense dell’Illinois.
Circa 3 anni fa la giovane mamma è riuscita a portare a casa con sé la placenta che aveva avvolto il suo secondogenito al momento del parto. Una volta essiccata l’ha macinata, ridotta in polvere e infine congelata in pratici sacchetti.
Con la sua scorta di placenta, Jordan ha preparato negli anni ogni tipo di pietanza, ma soprattutto dolciumi: secondo la provetta cuoca dell’Illinois infatti la placenta può essere mescolata a polvere di cacao, olio di cocco, miele e zucchero. A quanto pare non altera particolarmente il sapore dei cibi conferendo al massimo un sapore leggermente più salato del normale.
A fronte di questo la placenta porterebbe degli indubbi benefici a chi la consuma con regolarità. Tra quelli più apprezzati la capacità di migliorare l’umore e alleviare i dolori del ciclo.
La fede nelle proprietà terapeutiche della placenta non si è diffusa soltanto tra le mamme comuni: a quanto pare Jordan ha deciso di sperimentarle nel momento in cui ha letto che mamme ben più famose di lei come Kim Kardashian e January Jones.
Decorazioni di Natale con la placenta
Dopo aver sperimentato con successo l’utilizzo della placente essiccata come ingrediente alimentare, Jordan ha deciso di mescolare la polvere di placenta a glitter colorati e utilizzare il composto per realizzare decorazioni natalizie per l’albero e la casa.
Anche in questo caso nessuno nota la differenza, forse perché nessuno si porrebbe mai il problema di chiedersi se sulla slitta di Babbo Natale brillano lustrini o frammenti di placenta.
Il potere magico della placenta
La recente riscoperta di pratiche che hanno qualcosa di estremamente simile alle antichissime tradizioni mediche sembra diffondersi a macchia d’olio in tutto il mondo e tra persone di ogni livello culturale.
La credenza nei poteri magici del sangue mestruale e della placenta è presente in tantissime tradizioni culturali che, fino a non molti decenni fa, erano molto attive e molto diffuse in Italia e in particolar modo nella zona meridionale della nostra penisola.
Il motivo di queste credenze è da ricercare nel forte impatto emotivo e nella grandissima forza simbolica che il momento del parto rivestiva nelle comunità contadine: simbolo di rinnovamento e di pericolo, era considerato un momento magico, così come poteri magici erano attribuiti alle levatrici e a tutti i “residui” del parto come cordone e placenta.
Bisogna chiedersi a questo punto se c’è veramente bisogno di tornare a queste pratiche degne di streghe del terzo millennio nonostante gli enormi progressi fatti dalla medicina? Ed è davvero necessario correre il rischio di intossicazioni alimentari che possono derivare dalla cattiva conservazione della placenta?