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Dopo la vittoria al Festival di Sanremo, i Maneskin sono diventati la band italiana più famosa al mondo. Nelle ultime ore, come se non bastasse, hanno ricevuto anche il Tapiro d’oro di Striscia la Notizia. Come mai Valerio Staffelli ha consegnato loro questo ‘ambito’ premio?
Maneskin: arriva il primo tapiro d’oro
Primo Tapiro d’oro per i Maneskin. Valerio Staffelli ha raggiunto la band e ha consegnato loro il ‘prestigioso’ premio. Dopo la vittoria al Festival di Sanremo 2021 e il trionfo all’Eurovision Song Contest lo scorso maggio, il gruppo capitanato da Damiano si è esibito al concerto dei Rolling Stones che si è tenuto a Las Vegas. Insomma, un traguardo che i Maneskin sognavano, ma che non si aspettavano minimamente. Considerando che hanno collezionato solo ‘carte’ vincenti, perché Striscia la Notizia gli ha consegnato il Tapiro d’oro?
Maneskin, tapiro d’oro: il motivo
Il motivo è presto detto: Antonio Ricci ha leggermente modificato le condizioni per ricevere il premio e l’ha consenato anche ai Maneskin. Pertanto, non si tratta di un tapiro d’oro assegnato per uno scivolone o una figuraccia, ma un modo per lodare Damiano, Vittoria, Thomas ed Ethan. Valerio Staffelli, infatti, ha donato un tapiro speciale ad ogni componente. Le statuette, rispetto a tutte le altre che sono state rifilate negli anni, hanno un aspetto un po’ diverso: il muso è meno allungato e hanno tutte un colore diverso.
Maneskin: un tapiro d’oro come riconoscimento
“Come è stato suonare con i Rolling Stones?“, ha esordito Staffelli appena ha raggiunto i Maneskin. Damiano, ricordando l’esibizione a Los Angeles, dello scorso novembre, ha replicato:
“Difficile, perché non era il nostro pubblico, ma anche molto bello. Mick Jagger gentilissimo”.
La consegna del Tapiro d’oro è andata avanti con qualche battutina, poi l’inviato di Striscia la Notizia ha sganciato la domanda clou: vista la fama internazionale che hanno raggiunto, è vero che hanno intenzione di lasciare Roma per andare a vivere all’estero? I Maneskin non hanno alcun dubbio:
“Noooo, Roma non si abbandona“.
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