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La manicure russa, nota anche come dry manicure è la nuova frontiera per la cura delle mani. Questo processo richiede l’uso della fresa e si esegue, come lascia intendere il nome, completamente a secco! Scopriamo insieme cosa cambia rispetto alla french manicure nella manicure russa, come si fa e quali strumenti ci servono.
Manicure russa: cos’è e come si fa
Fino ad ora s’è sempre sentito parlare di french manicure o french reverse manicure. Questa, nota come manicure classica, consiste nell’immergere prima le mani in acqua così da ammorbidire tutte le cuticole, le unghie e la pelle stessa. Nella manicure russa manca questo passaggio, per questo viene anche chiamata dry manicure in quanto viene fatta a secco. Evitando il passaggio in acqua, si aumenterebbe la durata dello smalto o del semi-permanente. I passaggi della manicure russa sono leggermente diversi in base a se si deve preparare l’unghia da zero o se si sta facendo un semplice refill. In entrambi i casi però, è fondamentale l’uso della fresa, sia per la rimozione dello prodotto che per la rimozione e sistemazione delle cuticole.
La fresa è uno strumento che grazie alle mille punte che può avere, può fare da unico strumento. Però è anche pericolosa e potete rovinare le mani se non sapete utilizzarla nel modo corretto. Dunque, se non siete sicure e volete incominciare con calma ecco tutti gli strumenti che potranno servirvi: forbicine, bastoncino d’arancio, varie lime e la fresa.
Come si usa la fresa
Molti pensano e conoscono la fresa solo per rimuovere il semi-permanente o il gel che sono strutture che non si tolgono facilmente. Quello che non sapete è che si può utilizzare anche nella fase di manicure per curare le cuticole. Le testine della fresa si distinguono per durezza, quindi se è più o meno delicata e viene indicata da un colore, forma (sferica, goccia, ago, pera, cilindro ecc.), materiale che può essere ceramica, titanio o lega di carbonio e infine per dimensione.
Per la manicure russa si utilizzano solo ed esclusivamente le punte diamantate. Queste sono realizzate in titanio o lega di carbonio e grazie alla loro delicatezza possono essere utilizzate anche sull’unghia al naturale e sulla pelle. Inoltre, il titanio non sviluppa calore quindi non si rischia di bruciare l’unghia. Però bisogna comunque stare attenti e non utilizzare la fresa se prima non abbiamo seguito dei tutorial o corsi.
Ogni testina ha una funzionalità diversa, scopriamo insieme a cosa servono:
- Punta a candela: più cicciotta al centro allungandosi e assottigliandosi verso la punta. Si utilizza ad una velocità molto bassa, quindi 5000-6000 giri e avvicinandosi e sfiorando le cuticole le alzerà.
- Punta a pietra: anche questa serve a sollevare le cuticole ma anche a pulire ed eliminare le pellicine presenti sui lati.
Una volta giunti a questo punto potete scegliere se rimuovere le cuticole alzate con le forbicine o continuare con la fresa. Se decidete di proseguire con la fresa allora vi serviranno altre testine:
- Punta a sfera: serve appunto a ripulire, lisciare e rifinire la zona dove si ha appena operato. Viene utilizzata per perfezionare il tutto
- Punta stone sfera: è come la precedente ma di dimensione più grande e si utilizza non sulle cuticole ma sulla superficie dell’unghia. Serve a lucidare e rimuovere la pelle secca.
Dunque se questa è la prima volta che utilizzate la fresa potreste incominciare spingendo le cuticole con i bastoncini d’arancio, provare a farle alzare con la punta a candela e poi rimuoverle con le forbicine. In alternativa il vostro primo approccio potrebbe essere con la punta a sfera, cercando di limitare il più possibile i danni.
Una volta preparata la base poi potrete decidere la forma, il colore e continuare la manicure. Questa è una preparazione che va bene per tutto, sia che scegliate lo smalto classico che il gel, valide anche le vie di mezzo come il semi-permanente o il kombi.