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La salute mentale è un argomento che, ancora oggi, non è abbastanza conosciuto e, soprattutto, è ghettizzato.
La dimostrazione ce l’ha data il GF Vip 7 con il caso Marco Bellavia. L’ex volto di Bim Bum Bam è stato bullizzato ed emarginato dal gruppo soltanto perché non viaggiava sulla stessa lunghezza d’onda degli altri. La stessa Sonia Bruganelli, opinionista del reality, si è lasciata andare ad una frase che non è piaciuta.
“Non ci vuole uno psicologo per capire che la Casa del GF Vip non era più adatta ai problemi di Marco“: questa è la frase che Sonia Bruganelli ha pronunciato su Twitter per giustificare la mancata immunità a Bellavia.
Le parole dell’opinionista non sono piaciute per diversi motivi. In primis, l’ex volto di Bim Bum Bam sarebbe rimasto volentieri in Casa se solo non fosse stato assalito, deriso e schernito dal branco. In secondo luogo, Bellavia non è il primo gieffino ad aver varcato la porta rossa con problemi psicologici.
Prima di Bellavia, altri concorrenti hanno partecipato al GF Vip pur avendo patologie psicologiche e mai nessuno è stato ghettizzato in questo modo.
Pensiamo a Veronica Satti, entrata al Grande Fratello dopo soli 16 giorni da un ricovero in clinica per depressione e autolesionismo. La figlia di Bobby Solo è arrivata in finale e ha affrontato i suoi mostri grazie ai compagni e al supporto costante dei terapeuti presenti nel reality. Che dire, poi, di Raffaello Tonon? La depressione l’aveva sconfitta, ma l’ansia lo mangiava vivo. Eppure, ha preso medicine per dormire soltanto nei primi due giorni di permanenza in Casa, poi i concorrenti l’hanno fatto sentire talmente tanto a suo agio che Raffaello non ha avuto più bisogno di farmaci.
E Tommaso Zorzi? L’ansia e gli attacchi di panico non gli hanno impedito di vincere il GF Vip, anche se ha affrontato tanti momenti di down.
Il caso di Bellavia ha dimostrato che la salute mentale è ancora un tabù. E’ un tabù perché in tv non si può affrontare l’argomento. E’ un tabù perché Alfonso Signorini & Co non sono stati abbastanza bravi da capire che il GF Vip non era un luogo adatto per Marco.
E’ un tabù perché si ha ancora paura di parlare, di ammettere, di chiedere aiuto. E chi chiede aiuto, come ha fatto Bellavia, viene assalito dal branco. Questo è quanto avvenuto nel GF Vip, ma se ci pensate bene è ciò che accade a milioni di persone, ogni giorno, nella vita reale.